PIAGGIO+++ DALLA PARTE DEI LAVORATORI LA GUERRA TRA I LAVORATORI LA VINCONO I PADRONI

0
58

In merito ai 50 operai licenziati dalla Piaggio di Pontedera, costretti ad incatenarsi sotto il palazzo della sede pisana di Confindustria, non possiamo che stare dalla parte dei lavoratori ed esprimere loro la massima solidarietà.

Quello che è successo è un altro regalo del governo 5stelle-Lega: le lavoratrici e i lavoratori in questione, che dal 2006 al 2013 Piaggio aveva assunto con contratti a termine e successivamente con contratti interinali, secondo il decreto entrato in vigore a luglio 2018, dopo dodici mesi di lavoro per l’azienda andrebbero assunti; inutile dire che alla stabilizzazione Piaggio ha preferito l’assunzione di nuovi interinali.

Ma c’è dell’altro: Piaggio –un’azienda il cui fatturato è in costante crescita- sta a tutti gli effetti creando divisione tra i lavoratori e fomentando una vera e propria guerra tra poveri; USB, a cui fanno capo questi lavoratori, lamenta infatti che ci sono altri lavoratori, spesso con meno giornate lavorate, che secondo l’accordo integrativo del 2009 sarebbero stati in un primo momento (2012) promossi da contratto a termine a part-time verticale e presto dovrebbero essere trasformati in full time. Non solo non vogliamo entrare nel merito della questione, ma intendiamo denunciare apertamente come queste dinamiche volte a mettere i lavoratori l’uno contro l’altro, e di cui spesso cadono vittima anche gli stessi sindacati, sono funzionali alle aziende e quanto di più nocivo per la classe lavoratrice. Vogliamo quindi augurarci che venga presto superato questo ostacolo e che i lavoratori tutti scendano in piazza per chiedere la stabilizzazione dei colleghi lasciati a casa.

In conclusione un commento alla nota di USB, che si augura che il nuovo governo cambi la normativa vigente: il nuovo governo è composto da una parte dal m5s, il cui leader politico è anche il ministro del lavoro nello scorso governo nonché principale artefice del decreto dignità, e dall’altra dal PD, vale a dire il partito di chi nel ’97 ha introdotto i contratti interinali col pacchetto Treu (poi divenuti contratti a somministrazione, senza cambiare nella sostanza) e che, più recentemente, è stato il promotore del Job Act e dell’abolizione dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori; non capiamo quindi come sia possibile aspettarsi prospettive di miglioramento dalle citate forze politiche.

Il Partito Comunista sosterrà ogni iniziativa che i lavoratori in modo unitario vorranno mettere in campo a difesa dei loro diritti