PNRR. Casili (M5S): 631 milioni per l’ammodernamento della sanità in Puglia

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PNRR. Casili (M5S): “631 milioni per l’ammodernamento della sanità in Puglia. Opportunità imperdibile per potenziare l’assistenza territoriale”

“La notizia dei 631 milioni di euro per la Puglia da spendere per l’ammodernamento della sanità grazie alla Missione 6 del PNRR, rappresenta una opportunità imperdibile. Se la bozza del Ministero della Salute per il riparto dei fondi verrà confermata, infatti, al Sud andrà il 40% delle risorse della Missione e la Puglia sarà la quinta regione in Italia per risorse assegnate.

Fondi che è necessario usare per il potenziamento della sanità territoriale, per cui ci siamo tanto battuti in questi anni. In Salento sono stati svuotati interi reparti e chiusi importanti nosocomi con la conseguenza di vedere collassati gli ospedali più grandi come il Vito Fazzi di Lecce. Se ben utilizzate queste risorse, si potrà concretizzare una capillarizzazione dei servizi con un’assistenza sanitaria territoriale degna di una Regione importante come la Puglia”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili. 

“L’ottimizzazione di queste risorse però – continua Casili – non passa solo dalla realizzazione di nuove strutture ma anche nel recupero e restyling di quei nosocomi che presentano ancora oggi caratteristiche architettoniche non rispondenti agli attuali standard. Stiamo parlando di una vera e propria rivoluzione, anche culturale, che coinvolgerà un numero imponente di infermieri e medici. Grazie alla presenza di ospedali di comunità e alla prossimità delle strutture si ridurrà il numero di accessi nei nosocomi principali, evitando quelle storture che hanno generato non pochi problemi, si pensi ai pronto soccorso spesso andati in corto circuito a causa della difficoltà di gestione dei pazienti.

La nostra provincia ha la possibilità storica di veder finalmente riattivata quella rete di strutture ospedaliere già presenti sui territori e che nel tempo sono state fortemente ridimensionate scomparendo dai radar di una medicina del territorio capace di dare risposte ai cittadini, penso agli ospedali di Nardò, di Campi Salentina, di Poggiardo  e di Gagliano del Capo, giusto per citarne alcuni.

L’integrazione degli ospedali di comunità, delle cittadelle della salute e dei poliambulatori, attraverso il potenziamento degli ospedali esistenti e la nascita di nuovi presidi, permetterà finalmente di dare respiro al fabbisogno sanitario del nostro territorio, che potrà raggiungere i migliori standard nazionali, eliminando quel fardello delle lunghe liste d’attesa e della mobilità passiva che ogni anno ci costa circa 190 milioni di euro verso altre regioni”.