Pregliasco: non è liberi tutti, coronavirus sarà in circolo per due anni

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Il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco ha fatto il punto su RTL 102.5 sull’emergenza coronavirus, evidenziando i numeri in miglioramento che però non devono farci dimenticare il fatto che il virus rimarrà tra i piedi ancora per uno o due anni.

“In ospedale ancora c’è tensione, c’è stress, c’è stanchezza anche psicologica da parte dei colleghi, rimaniamo comunque in allerta”, ha aggiunto Pregliasco.

Trend in diminuzione, ma serve cautela

Il virologo Pregliasco ha commentato i dati della giornata di ieri, che ha visto un calo dei decessi (99 in totale). Ogni giorno, ha spiegato, va valutato e bisogna prestare attenzione a delle variazioni in peggio. Dopo la fase di riapertura a partire dal 4 maggio non c’è stato un peggioramento nel numero dei casi, anzi un trend in diminuzione, anche in Lombardia, dove ancora la metà dei casi è dovuta ad alcuni territori in difficoltà.

“È sempre dolorosissimo il pegno in termini di decessi, però ci sono meno persone in terapia intensiva, tante guarite che possono finalmente tornare a casa, dopo un lungo ricovero”. Tutti i parametri stanno migliorando, ha sottolineato, l’ultimo a vedere un miglioramento sarà quello dei morti. Si tratta, infatti, di decessi che arrivano dopo oltre un mese di ricovero e sofferenze.

La ricerca di un vaccino

Fabrizio Pregliasco ha specificato che questa Fase 2 non rappresenta un “tana libera tutti”. La situazione è ancora di circolazione del coronavirus, che ci rimarrà in mezzo ai piedi per uno o due anni, bisognerà dunque imparare a vivere in modo diverso.

Per quanto riguarda il vaccino, le ultime notizie arrivano dalla società americana Moderna, che ha riportato dei risultati importanti nelle sue prime sperimentazioni. “Sicuramente, rispetto al passato, ci sono nuove tecnologie che si stanno sperimentando e siamo molto avanti. Bisogna tenere conto che è da pochi mesi che siamo alle prese con questo virus”. Pregliasco ha ricordato che il coronavirus spesso sta facendo scoprire delle nuove caratteristiche spiacevoli, per quanto riguarda i suoi effetti negativi. Ci sono più di 200 approcci al vaccino, censiti dall’Organizzazione mondiale della sanità, perciò si arriverà a breve a scegliere quale sarà il migliore. Dovremo attendere comunque un po’ di tempo, per verificarne la sicurezza e l’efficacia. “Non si possono vaccinare miliardi di persone con un vaccino che non abbia subito delle valutazioni pregresse. Nella pratica della disponibilità di ognuno di noi, non si arriverà ad averlo prima di un anno e mezzo”, ha aggiunto Pregliasco.

“Qualcuno mi ha chiesto un selfie per strada”

Il virologo ha parlato anche di questioni più personali, ad esempio come ha vissuto la ripartenza nella giornata di ieri, 18 maggio. “Sono tornato dalle mie parrucchiere, che mi hanno accolto, è stato un modo anche di vedere come funziona la loro Fase 2, tra visiera e mascherine”.

Un commento anche sulla notorietà raggiunta involontariamente nelle ultime settimane; Pregliasco ha specificato di uscire poco ed essere sempre in laboratorio, ma è capitato che qualcuno chiedesse dei selfie per strada. La cosa peggiore, ha raccontato, è aver ricevuto insulti sui social. “Succede il paradosso della prevenzione, come per i vaccini, le persone pensano che non ci sia più rischio e accusano i virologi di essere dei menagrami che rovinano la vita”.

In conclusione, Pregliasco ha sottolineato che anche le pandemie del passato hanno avuto effetti devastanti, non solo a livello sanitario ma anche economicamente e psicologicamente.