Aristotele nel IV secolo a.C. scrisse che la donna è un “maschio dal corpo mutilato”
Purtroppo nel 2021 l’idea che il corpo maschile sia il corpo umano per eccellenza resiste tuttora in ambito medico e farmaceutico. Non ci credete?
Caroline Criado Perez nel libro “Invisible Women” riporta diversi dati interessanti in proposito. Innanzitutto molti risultati dei test clinici vengono presentati come validi per entrambi i sessi anche quando le donne sono state escluse dallo studio. Ma maschi e femmine hanno sistemi metabolici diversi e differiscono persino a livello cellulare. Le cellule femminili tendono a rigenerarsi più facilmente di quelle maschili.
Le donne che assumono vaccini, infatti, tendono a sviluppare un numero maggiore di anticorpi e di conseguenza hanno reazioni avverse più frequenti e più gravi. Di recente è emerso che l’80% dei farmaci ritirati dal mercato statunitense causava effetti indesiderati più frequenti tra le donne. Queste ultime, in generale, hanno più probabilità di essere ricoverate in ospedale in seguito all’assunzione di un farmaco. Non è un caso.
E sapete perché?
Le sperimentazioni sui farmaci generici sono condotte quasi esclusivamente su giovani maschi adulti. E anche quando vengono fatti test sugli animali si utilizzano soprattutto maschi. Eppure un’analisi del 2007 su topi maschi e femmine ha dimostrato che i farmaci hanno effetti diversi sui due sessi nel 54% dei casi. Molte donne sono morte per arresti cardiaci perché le ricerche sulle patologie cardiovascolari sono state condotte soprattutto su uomini. Di conseguenza i diversi sintomi (nausea, mal di stomaco etc.) non vengono riconosciuti e anche le cure non sono adeguate per metà della popolazione.
L’80% di persone che soffrono di malattie autoimmuni sono donne.
Secondo voi vengono condotte ricerche mirate in tal senso?
No, perché i corpi femminili vengono considerati “troppo complessi, troppo mutevoli, troppo costosi per la ricerca”.
A cura di Ilaria Moroni
Citazioni e dati tratti dal libro: Caroline Criado Perez, “Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano”
Einaudi, 2020
