Quirinale, Sgarbi: “Berlusconi non rinuncia fino a ultimo tentativo”

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Sulle elezioni al Quirinale “io non sono ‘lo Sgarbi di turno’, ma un alleato che, alle scorse amministrative, ha presentato le liste ‘Rinascimento’ ottenendo il 2%. Sono stato invitato da Berlusconi ad Arcore per chiedermi, lui in persona (e non la Ronzulli di turno), di votare per lui”

Vittorio Sgarbi, affida all’AdnKronos la replica “affettuosa” a Licia Ronzulli, rivendicando “lealtà incondizionata a Berlusconi, ma ragionevolezza politica”. “Alla presenza, tra l’altro, della stessa Ronzulli, gli ho proposto, e Berlusconi ha condiviso, l’opportunità di affidarsi non a portavoce, ma di essere lui stesso la ‘voce’ che contattava i suoi colleghi parlamentari, fino a quel momento sconosciuti. E lui, altro che di fama, a loro”, dice ancora il critico d’arte.

“Con molti ha parlato, tramite me, al telefono; altri li ha incontrati personalmente. La mia azione è stata condivisa e ha portato a risultati che nessuno, al suo posto, avrebbe ottenuto. Non so quanti ne abbia convinti la Ronzulli, ma io ho raccolto, con Berlusconi in diretta, il consenso di 15 parlamentari”, rivela Sgarbi. “Tutto potevano essere meno che segreti, trattandosi di confronti con colleghi. Il mio auspicio è che altri parlamentari si possano confrontare con lui, e dunque fargli ottenere i voti necessari. Nessuna rinuncia, fino all’ultimo, ragionevole tentativo”, aggiunge il fondatore di Rinascimento.

“E nessun dubbio – dice all’AdnKronos – che sia lui a dover valutare i risultati e a comunicarlo ai suoi alleati di cui, come sa la Ronzulli, io sono parte. Berlusconi ha straordinariamente e intelligentemente tenuto la scena, con alterni sentimenti e stati d’animo. E oggi è in una posizione di grande vantaggio, qualunque scelta faccia. Ha tenuto fin qui”.