Rc auto: Cimbri, serve aumento tariffe anche senza inflazione. Assoutenti: affermazioni vergognose

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AUTOTRENI SORPASSANO SULL' AUTOSTRADA DEL BRENNERO NONOSTANTE IL DIVIETO Camion - traffico Foto: Piero Cavagna - Archivio ufficio stampa Pat

Compagnie di assicurazioni hanno aumentato i propri profitti grazie a pandemia e auto ferme. Tariffe devono scendere ulteriormente 

Le affermazioni odierne dell’ad di Unipol, Carlo Cimbri, relative alla necessità di un incremento delle tariffe Rc auto sono vergognose e rappresentano un insulto per tutti gli italiani. Lo afferma Assoutenti, contestando duramente le richieste avanzate oggi da Cimbri.

“Le compagnie di assicurazioni sono quelle che hanno guadagnato più di tutte grazie alla pandemia, in quanto gli assicurati continuavano a pagare le polizze anche se le auto erano ferme a causa dei limiti agli spostamenti – spiega il presidente Furio Truzzi – Maggior profitto che si aggiunge all’utile conseguito dalle imprese assicuratrici pari a 10.430 milioni di euro dal 2012 al 2019, con una redditività di quasi il 9%”.

“A fronte di tali immensi guadagni avanzare la pretesa di aumentare le tariffe Rc auto, che sono diminuite ben al di sotto delle aspettative, rappresenta in insulto, perché c’è un ampio margine per far calare ulteriormente i prezzi delle polizze riportando equità nel settore assicurativo” – conclude Truzzi.