Rdc, Lenzi (Ass. Navigator): “Scelta del governo illogica, senza di noi i centri per l’impiego collasseranno”

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Il nostro stato d’animo è quello di lavoratori che sono inquieti per il loro futuro

Che vivono anche un po’ di frustrazione perché questa scelta rischia di sguarnire un servizio essenziale e riteniamo sia una scelta totalmente illogica. Noi siamo 2500 professionisti, si dice sempre giustamente che bisogna investire per potenziare i centri per l’impiego e la prima cosa che si fa è mandare a casa 2500 persone che lavorano in quel settore. Senza di noi i centri per l’impiego collasserebbero”.

Così Antonio Lenzi, navigator e socio fondatore dell’Associazione nazionale navigator, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus, a proposito della decisione del governo di eliminare la figura del navigator per la ricerca del lavoro ai percettori del reddito di cittadinanza.

E sul Movimento 5 Stelle è stato chiaro: “Sappiamo che il M5S ha intenzione di spendersi per un emendamento nella legge di bilancio per farci avere un rinnovo. C’è un livello di strumentalizzazione politica eccessiva e noi siamo diventati un capro espiatorio. Ma noi non siamo una figura politica, siamo una figura tecnica, abbiamo vinto un concorso. I centri per l’impiego sono sotto personale, è da più di 20 anni che necessitano di investimenti, ma i soldi che erano stati stanziati per potenziarli non sono stati spesi.

Come si può pensare in questa situazione di abbandonare tutti i percettori del rdc che abbiamo seguito finora e le imprese con cui siamo in contatto? Noi siamo tutti laureati, in molti casi siamo del sud Italia. Non andiamo poi a lamentarci del fatto che i giovani laureati preferiscono lasciare l’Italia e non fare i concorsi pubblici”.