Riparte la riscossione per 35 mln di cartelle bloccate

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La macchina della riscossione scalda i motori e dal prossimo 1 maggio ripartiranno notifiche, pagamenti e pignoramenti

Il 30 aprile infatti, tra meno di 10 giorni, terminerà il periodo di sospensione concesso causa Covid-19 sia per la notifica dei nuovi atti di riscossione, si parla di 35 milioni di cartelle bloccate tra il 2020 e l’inizio del 2021, sia per i pagamenti di cartelle, avvisi di addebito e avvisi di accertamento congelati dall’8 marzo 2020. I contribuenti avranno fino al prossimo 31 maggio 2021 per effettuare i versamenti oggetto di sospensione. Sempre il 30 aprile si interromperà anche lo stop degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi e ripartiranno le verifiche di inadempienza ex articolo 48-bis del dpr n. 602/1973. Queste sono le conseguenze sul sistema riscossione prodotte dal termine degli effetti previsti dall’articolo 4 del decreto Sostegni (il dl 41/2021). Con il citato decreto il legislatore era nuovamente intervenuto differendo i termini di scadenza di una serie di disposizioni emanate a partire da marzo 2020 per bloccare l’attività di riscossione al fine di sostenere i contribuenti italiani colpiti dalla crisi economica indotta dal coronavirus.

Ripartono i pagamenti. Il 30 aprile terminerà dunque il periodo di sospensione per i pagamenti di cartelle (rate comprese), avvisi di addebito e avvisi di accertamento in scadenza dall’8 marzo 2020 al 30 aprile 2021. La sospensione è disciplinata dall’articolo 68 del decreto Cura Italia (dl 18/2020), disposizione più volte modificata nel corso del 2020 e del 2021 e da ultimo con l’articolo 4, comma 1 del citato dl 41/2021 che ne ha differito gli effetti sino appunto al 30 aprile 2021. Come espressamente indicato al termine del primo comma dell’articolo 68, i versamenti oggetto di sospensione devono essere effettuati in unica soluzione entro il mese successivo al termine del periodo di stop, ovvero il 31 maggio 2021

. Va ricordato che il periodo di congelamento sopra indicato decorre a partire dallo scorso 21 febbraio 2020 per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. «zona rossa» ai sensi del dpcm del 1 marzo 2020

Al via le notifiche delle cartelle. Come indicato nelle faq pubblicate sul sito dell’Agenzia delle entrate riscossione, nel periodo di sospensione, ovvero dall’8 marzo 2020 al 30 aprile 2021, non sono state notificate cartelle di pagamento. Si ripartirà dunque dal 1 maggio, giorno in cui riprenderanno anche gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi.

Si conclude infatti l’effetto dell’articolo 152 del dl 34/2020 che sospendeva fino al 30 aprile gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima del 19/5/2020 dagli agenti della riscossione aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di assegni di quiescenza. Sempre in data 1 maggio scatteranno nuovamente le verifiche di inadempienza. Si tratta dell’obbligo per le amministrazioni pubbliche e le società a prevalente partecipazione pubblica di verificare, prima di effettuare a qualunque titolo il pagamento di un importo superiore a 5.000 euro, se il beneficiario ha pendenze col fisco. Qualora tale circostanza si manifesti, la p.a. deve saldare tali pendenze prima di pagare il beneficiario.