Santa Sede: conti in rosso, Musei Vaticani chiusi e appalti truccati

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L’emergenza Coronavirus ha colpito anche il Vaticano, la Chiesa paga a caro prezzo le mancate visite dei fedeli, soprattutto ai Musei Vaticani, che sono stati costretti a chiudere per quasi tre mesi e che rappresentano una delle principali fonti di guadagno della Santa Sede. Il deficit previsto nel 2020 – si legge su Repubblica – è di 53 milioni, anche se potrebbe peggiorare a causa del Covid. Papa Francesco aveva lavorato sodo per contenere le spese. Aveva bloccato le assunzioni e messo in campo un monitoraggio sulle uscite di ogni dicastero. Ma la pandemia ha stravolto i piani e ha portato ancora una volta il bilancio della Santa Sede in rosso. Per oltre due mesi la principale fonte di entrate, le visite ai Musei Vaticani, è stata nulla. Ma non è solo questo il motivo del pesante deficit, i revisori dei conti vogliono vederci chiaro anche per quanto riguarda altre voci di bilancio del Vaticano, nel mirino sono finiti anche gli appalti per San Pietro.

Dopo una segnalazione proveniente dagli uffici del Revisore Generale sono stati acquisiti documenti e apparati elettronici presso gli uffici tecnico e amministrativo della Fabbrica di San Pietro. A causare le perquisizioni ci sarebbero, secondo le accuse, una gestione non trasparente degli appalti, assegnati senza gara, l’assegnazione irregolare dei lavori di restauro del Cupolone (che avrebbero superato la spesa autorizzata di 4 milioni) e ammanchi nei conti, così il Papa ha deciso di commissariare la “Fabbrica di San Pietro”.

La nota della Santa Sede: “A seguito della recente promulgazione del Motu Proprio ‘Sulla trasparenza, controllo e concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano’ il Santo Padre, ha nominato ieri ‘Commissario straordinario per la Fabbrica di San Pietro’ il nunzio apostolico mons. Mario Giordana, affidandogli l’incarico di aggiornare gli Statuti, fare chiarezza sull’amministrazione e riorganizzare gli uffici amministrativo e tecnico della Fabbrica. In questo delicato compito il Commissario sarà coadiuvato da una commissione”.