Se la Campania vi chiude, la Romagna e Riccione vi aspettano

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Non dimentichiamo i connazionali lombardi, veneti e emiliani che hanno reso grande il nostro turismo🚀 Forza!!

“Se la Campania vi vuole chiusi, tutta la Romagna e Riccione in particolare, vi aspetta a braccia aperte. Visto anche le indicazioni che arrivano dal Governo di una Fase2, allo studio della task force dei tecnici, per riaperture differenziate per macroaree”.

Lo dice il sindaco di Riccione, Renata Tosi in risposta alle dichiarazioni, apparse ieri sulla stampa, del governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, (alle quale oggi si sono aggiunte quelle della governatrice della Calabria, Jole Santelli) che promette “faremo una ordinanza per vietare l’ingresso dei cittadini provenienti da quelle regioni”, cioè quelle piĂą colpite come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

“Niente di piĂą sbagliato da tutti i punti di vista, economico, istituzionale e soprattutto umano – interviene il sindaco Tosi -. Sono sicura che la Romagna e Riccione in testa siano capaci di solidarietĂ  nei confronti di connazionali come i lombardi, i veneti e gli emiliani che hanno subito così duramente l’epidemia, ai quali mai e poi mai sbarreremmo i confini. Noi siamo solidali nei confronti di chi per anni ci ha scelto e privilegiato come meta turistica preferita. Non li lasciamo certo soli nel momento del bisogno. PerchĂ© andare al mare, respirare aria pura, prendere il sole e fare il bagno è un bisogno primario e di salute. E va anche bene che il Governo pensi a macroaree per riportare un po’ di vita, di libertĂ  ai cittadini. Riccione e la Romagna ci sono, ci stiamo attrezzando per dare agli ospiti lombardi, veneti ed emiliani la migliore delle accoglienze possibili in un momento così delicato per l’Italia intera”. Riccione non dimentica i concittadini che l’hanno scelta, basta pensare che stando all’osservatorio di Federalberghi Riccione il 31,4% del mercato totale dei pernottamenti è rappresentato da cittadini lombardi, seguiti da emiliani, piemontesi e veneti. Noi non dimentichiamo e anzi stiamo organizzando la nostra Riviera Romagnola e Riccione in maniera tale che quando arriveranno qui, sapranno che ci sono i presidi sanitari, che si fanno gli screening sulla popolazione e sui lavoratori. Non chiuderemo mai agli oltre 6000 proprietari di seconde case che arrivano da Emilia e Lombardia. Stiamo lavorando anche per loro”.