Sempre stato un ragazzo tranquillo

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Del calcio mi piaceva solo il campo, tutto il resto no. Mai pensato al dopo, anche se in questo dopo ci sto benissimo. Mai pensato di diventare allenatore. Non mi sono preparato a niente”.

Gigi Lentini ed il sogno spezzato di diventare un grande campione. Un brutto incidente gli ha tarpato le ali.

“Potevo essere molto di più, anche se ormai ci penso poco. Ho regalato quasi tutto. Ho tenuto quelle del Milan, del Toro, della nazionale, una del Real Madrid, quella dell’Atalanta del mio amico Pisani, che morì in auto insieme alla fidanzata. Non vivo di ricordi”.

Il calcio però non gli manca.

“Mai stato depresso però capisco che possa succedere, ci sta, il calcio non è come lo credete voi. Se non avessi picchiato con l’auto e battuto forte la testa, era il 2 agosto del ’93, sarei stato una bestia per tanti anni ancora. Mi sentivo un leone, nei test nessuno aveva i miei valori in quel Milan in quanto a velocità, potenza, tecnica, resistenza. Ricordo che bucai la gomma e che mi fermai all’autogrill per farmela cambiare da un benzinaio. Ricordo che percorsi ancora qualche chilometro, poi c’è il vuoto. Avevamo giocato a Marassi, io stavo tornando a Torino“”.

Fonte: La Repubblica calcio totale facebook