Sileri: “Con aumento dei casi vi sarà aumento ospedalizzazioni nel nostro Paese”

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“Bisognerà vedere se questo aumento dei casi si esprimerà anche con un aumento delle ospedalizzazioni. Non credo che vi sarà un aumento cospicuo, ma vi sarà un sicuro aumento delle ospedalizzazioni”

Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri commentando la risalita del numero dei contagi nel nostro Paese

“C’è sempre – ha proseguito – chi non è ancora vaccinato con la seconda dose, anche nelle fasce più a rischio, però sono dei contagi che prevalentemente avvengono nelle persone più giovani, non vaccinate o in attesa della seconda dose, e quindi questo diciamo che non determina un aumento dei ricoveri. Purtuttavia qualche ricovero in più, ovviamente con numeri maggiori, sarà possibile”.

“È necessario, a mio avviso, cambiare i parametri, perché il parametro dell’ospedalizzazione oggi deve avere un peso sicuramente maggiore rispetto agli altri parametri che abbiamo valutato fino ad oggi”. Così a Timeline, su Sky TG24, il Sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri.

“Ci troviamo – ha proseguito – in una situazione diversa rispetto a quella dell’ottobre scorso o del mese di febbraio, quando abbiamo avuto l’altra ondata: abbiamo molte persone vaccinate e una circolazione del virus sicuramente meno contenuta ora, con la variante delta soprattutto con i soggetti giovani. I parametri vanno sicuramente rivisti, vanno rimodulati sul reale andamento e le reali implicazioni cliniche della variante delta”.

“Guardiamo ad un green pass esteso, o ancora meglio modulabile a seconda del numero dei contagi che avremo”.

“Le prime dosi stanno ancora andando bene, ma non benissimo. Direi benino, nel senso che, come anticipato tempo fa, un po’ perché arriva la stagione estiva, e un po’ perché chi voleva vaccinarsi si è già prenotato, ovviamente il numero di chi coloro che chiedono la prima dose tende progressivamente a diminuire”. Così a Timeline, su Sky TG24, il Sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri.

Attenzione – ha proseguito -, siamo sempre su numeri molto molto alti, però stiamo raggiungendo quel plateau di persone che vogliono vaccinarsi a tutti i costi, e quindi serve adesso andare a scovare, convincere sulla la bontà della vaccinazione, quella parte della popolazione che è riluttante, sia sopra che sotto i sessant’anni. Spiegare che con il vaccino non ti ammali nella forma grave”.

“Le chance di trasmettere il virus una volta fatta la seconda dose di vaccino – ha concluso – sono estremamente basse cosi come le chance di ammalarsi in forma grave sicuramente sono bassissime, e questo lo vedremo nelle prossime settimane. Dobbiamo convincere le persone e spingere verso la vaccinazione per sé stessi in primis, e per tutto il resto della popolazione per quella protezione di comunità auspicata”.

Non credo che serva l’obbligo vaccinale per gli insegnanti. Il numero dei docenti non vaccinati al momento è intorno al 15% del totale. È vero che il numero assoluto sembra molto grande, ma sono duecentomila sul totale e prevalentemente distribuiti in alcune regioni specifiche: è fondamentale spingere verso la vaccinazione in quelle regioni dove la percentuale dei docenti non vaccinati è più alta”.

A queste famiglie voglio dire di stare tranquilli, perché stiamo vigilando su tutte le segnalazioni che ci arrivano. Col massimo sforzo cerchiamo di stare dietro a tutto”. Così a Timeline, su Sky TG24, il Sottosegretario al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri commentando la situazione degli italiani bloccati all’estero a causa del virus.

“Il vero problema – ha proseguito – è che molti ragazzi che partono non sono vaccinati con la doppia dose, e quindi non hanno completato il ciclo vaccinale. Il mio consiglio, che è lo stesso che davo due mesi fa, è di partire da vaccinati o comunque di sbrigarsi con le vaccinazioni. Inoltre, un’altra cosa che dovrebbe essere modificata è che se si facesse la seconda dose di vaccino non si dovrebbe fare la quarantena, ma poter essere liberi: è molte settimane che spingo su questo punto ed è una cosa che, a livello europeo, dobbiamo sbrigarci a fare perché altrimenti la riluttanza verso i vaccini rimarrà”.