Sono contento di rivederti!

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Con le giuste cautele si riprendono le attività, dopo tanti mesi di confinamento, e anch’io nei prossimi giorni rivedrò in Toscana amici che non incontravo da più di un anno. E so già che Guido mi accoglierà con il suo “Carissimo Giorgio, sono contento di rivederti dopo tanto tempo!”.

La frase, ovviamente, si presta ad una doppia interpretazione: Guido è contento di vedermi, e gli pesa il tanto tempo passato dall’ultimo incontro, oppure è contento di non dovermi vedere di continuo, ma “solo dopo tanto tempo”?
Un’altra frase che sento ogni tanto pronunciare a Guido è “Io, le donne, le caccio”. Dopo un’occhiata intensa della moglie, subito arriva il chiarimento: “Sì, le caccio via, dal momento che sono sposato. Cosa pensavate, che dessi loro la caccia?”.

Anch’io spesso racconto una storiella, nella quale due amici assistono ad una gara di corsa e uno chiede all’altro la sua opinione su un corridore. L’altro risponde: “Secondo me è abile, anzi: super-abile!”. Alla fine della gara questo corridore risulta ultimo classificato, e così quello che aveva parlato per ultimo rettifica: “Sì, ti avevo detto che era superabile, e per questo l’hanno superato tutti”.
Parole che possono venir interpretate in due modi diversi sono presenti anche in alcune barzellette che tutti da giovani abbiamo sentito o raccontato, come i prossimi esempi.
“Sai dirmi la sigla di Novara?” “NO”.
“E quella di Bologna?” “BO”.
Quando andavo al liceo, con alcuni amici abbiamo creato delle scenette simili, ed ecco che da risposte sbagliate ne sono derivate interrogazioni con risultato positivo per lo studente. Ecco alcuni esempi.
“Sapresti dirmi due pronomi?” “CHI, IO?”.
“Sapresti anagrammare la parola SONNO?” “NON SO!”.
“Adesso devi dirmi come si chiama il cordone dei frati, altrimenti ti boccio” “PAZIENZA”.
“Cosa si ottiene moltiplicando il braccio per la forza?” “Un MOMENTO…”.
“Chi assiste il pugile sul ring?” “Un SECONDO…”.

Certo che la nostra lingua ci offre tantissime occasioni per giocare con le parole, e quindi vi invito, se avete piacere, a trovare altre combinazioni.

Giorgio Dendi