Sono stato fuori per così tanto tempo che ora apprezzo tutto

0
51

Anche il tempo che passiamo in ritiro in albergo. Sono stato in albergo diverse volte negli ultimi anni, ma solo, senza compagni di squadra. Succedeva quando andavo nei vari ospedali. Ora so che se sono in un hotel è perché mi sto preparando per una partita. Ho combattuto per tutto questo e ora devo sfruttarlo al meglio. Non posso essere così egoista da dire che il calcio non è stato buono con me: ci sono momenti in cui penso di aver avuto sfortuna quando per colpa di questo questo infortunio, ho perso anche una Coppa del Mondo. Ma il calcio mi ha dato un sacco di cose e sono grato per tutto ciò che ho vissuto finora. E per tutte le cose che sono sicuro dovranno ancora arrivare”.

Otto operazioni al tallone, un calvario durato 668 giorni. Non ha mai mollato, neanche quando i medici in Inghilterra temevano per il suo piede: “Quando i medici di Londra mi dissero che non sarei tornato a giocare non gli diedi importanza. Avevo già deciso di operarmi in Spagna. I medici spagnoli mi dissero che avrebbero fatto di tutto per farmi ritornare a giocare a calcio”.

Un’infezione tremenda ha rischiato di rovinare non solo la sua carriera da calciatore ma anche la sua vita: “Quando i medici che mi operarono in Spagna mi ricostruirono il tendine si resero conto di quanto fosse grave la situazione dell’osso. I batteri se l’erano mangiato, sembrava fatto di plastilina, potevo metterci il dito dentro. Avevo perso 10 centimetri di tendine, sembrava orrendo, ma ancora i medici mi dissero che ero fortunato, che sarebbe potuta andare persino peggio”.

Un inno alla forza di volontà, un talento più forte della sfortuna.

Buon compleanno, Santi!

Santi Cazorla

Fonte: Fox Sports    calcio totale facebook