Sono tanti quelli che, come me, hanno scelto di restare nel Partito Democratico

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E credo che la nostra energia oggi sia più preziosa che mai.
L’ispirazione fondativa del Partito Democratico era chiara: riunire tutti i riformisti e i progressisti, condurli a essere maggioranza e a governare per costruire un’Italia più moderna e più equa. Questa ispirazione è ancora valida, purché nel nostro partito rimangano forti e prevalgano i valori del riformismo radicale, dell’europeismo e di una democrazia decidente. È su questo che si fonda la nostra “vocazione maggioritaria”.

Questi valori, questa prospettiva, sono però in pericolo. C’è il rischio che il PD reagisca a quanto accaduto nelle ultime settimane rinunciando ai suoi tratti fondativi e limitandosi a essere uno dei tanti soggetti di una alleanza indistinta. Una sommatoria di sigle priva di una comune visione del paese e del mondo, incapace di aggregare un consenso maggioritario nel Paese attorno a un progetto di cambiamento e di riforme.

Di fronte a questo rischio è necessario mobilitare tutte le energie. Quelle di chi non si rassegna a fare della nostra casa uno tra i tanti soggetti di un centro-sinistra “col trattino”. Quelle dei tanti che, come me, non sono “ex” di nulla, per i quali il PD è stato il primo e unico partito. E di coloro i quali “nativi democratici” lo sono diventati, credendo genuinamente che il PD fosse un punto di approdo totalmente nuovo, un soggetto con una sua identità e una sua cultura politica originali. E non invece un luogo nel quale semplicemente si affiancano le culture politiche precedenti.

Insieme a tutte queste persone, che con le loro idee e la loro energia hanno scelto, come me, di rimanere nel PD, abbiamo ancora moltissimo da dire e da dare alla nostra comunità. Per farlo credo sia necessario dare vita a un primo nucleo di una nuova area politica, che si chiamerà ENERGIA DEMOCRATICA.

Dobbiamo ricostruire attorno al PD una speranza. Dobbiamo riprendere in mano il progetto democratico, partendo dal sogno del 2007 e attualizzandolo nelle sfide che oggi affrontiamo al governo del Paese.

Già nelle prossime settimane incontreremo in giro per i territori i tanti militanti e iscritti che mi hanno e ci hanno contattato chiedendo un riferimento e un confronto. Giovani e meno giovani che saranno protagonisti di questa nuova fase. Con loro lavoreremo per costruire una rete e formulare una proposta politica che spero – anzi, ne sono certa! – potrà essere utile a tutto il Partito Democratico in questo momento così cruciale.