Speranza: no alle risse istituzionali, le misure non sono una punizione

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“In questi mesi difficili io non ho mai fatto polemica con nessun presidente e penso che il Paese non abbia bisogno di risse istituzionali ma di lavoro comune. È evidente che tutti sapevano bene come funzionava il sistema ed è evidente che loro conoscono persino prima di noi questi dati perché questi dati nascono a livello regionale, il numero di posti letto, il numero di persone che tu impegni nel contact racing, il numero di giorni che passa tra la data di inizio sintomi e la data del tampone”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una trasmissione tv. “Serve – ha detto – una unica grande squadra contro un unico nemico insidioso”. Mi assumo la responsabilità per le misure, non sono una punizione “Sì mi assumo la responsabilità delle misure” che hanno portato alla divisione dell’Italia nelle zone di rischio e alle chiusure “se c’è da salvare una vita”, ha poi detto il ministro della Salute, sottolineando che non si tratta di “una punizione ma di aiutare il territorio a uscire da una fase difficile”. Sulla Campania valutazione basata sui parametri “Non abbiamo fatto alcuna valutazione che va fuori dai parametri. I parametri che si costruiscono sulla base dei dati che le regioni forniscono all’Iss hanno portato a questi risultati”. Così Roberto Speranza, in merito agli scontri a Napoli. “Non è che questi numeri e questi dati sono fermi per sempre – spiega Speranza – ci sarà un elemento di dinamismo”. Lo schema, aggiunge “fotografa l’evoluzione, non è che questa è la fotografia di sempre. L’importante è che siano i parametri scientifici a guidarci sempre”. Calabria, Cotticelli nominato dal Governo precedente “Questo commissario era stato nominato dal Governo precedente e non era stato rinominato dal nostro Governo, come invece ho sentito dire erroneamente in queste ore. Però penso che ci sia un tema più grande che riguarda la sanità in quella regione e mercoledì, molto prima che scoppiasse questa polemica, noi abbiamo approvato in Consiglio dei ministri un decreto legge sulla sanità in Calabria che crea finalmente le condizioni per la ripartenza, perché mette più risorse, dà più poteri a chi deve governare quella sanità e mette in campo competenze più significative. Ci sarà bisogno ora di persone nuove e motivate che abbiano voglia di aprire una pagina diversa per la sanità calabrese, che per noi è uno dei punti fondamentali su cui impegnarci con ogni energia”. Lo ha detto il ministro della Salute in merito alla vicenda del Commissario alla Sanità calabrese dimissionario Saverio Cotticelli.