START-UP: LA LEGGE BILALI PRONTA A FAR PRIMAVERA PER LE IMPRESE INNOVATIVE

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La Ministra delegata Edona Bilali ha avviato le consultazioni per la redazione dei provvedimenti di attuazione normativa che condurranno presto al varo del primo di una serie di bandi e di “call” per l’assegnazione delle sovvenzioni e facilitazioni previste

Nell’arco quadriennale, saranno 10 milioni di euro le risorse messe in campo, con la prospettiva di un effetto-leva su fondi aggiuntivi e complementari di soggetti istituzionali e donatori

 

La legge sulle start up e sulle imprese innovative, che porta la firma della ministra del governo Rama per la tutela delle piccole e medie imprese Edona Bilali, si appresta a “fare primavera” nel senso autentico delle celeri tempistiche di calendario della sua attuazione pratica finanziaria.
La titolare del dicastero per la tutela dell’ecosistema imprenditoriale ha infatti convocato un primo giro di consultazioni con i rappresentanti dei soggetti portatori di interessi (i cosiddetti stakeholders) che dovranno a propria volta promuovere e facilitare l’ammissione alle inedite e importanti opportunità in arrivo.

La legge si articola infatti in una pluralità di articoli che necessitano di essere recepiti in altrettanti provvedimenti destinati a costituire gli organi collegiali di consultazione e proposta – alle dirette dipendenze della Ministra – e gli uffici per l’erogazione di ogni assistenza a carattere informativo, amministrativo ed economico, incluso il fondamentale Registro informatico a “costi e burocrazia zero” che favorirà una prima iscrizione dell’idea, marchio o brevetto inventivo aziendale e del lavoratore mobile digitale che voglia portare applicazioni, software e programmi da sviluppare in Albania.
A questi atti in successione rapida, si accompagnerà, entro la primavera di quest’anno, la indizione del bando, o call, con cui saranno messe a disposizione le prime quote del rilevante stanziamento quadriennale da 10 milioni di euro.

La Ministra Bilali ha altresì esteso le consultazioni al filone, parallelamente decisivo, dei soggetti cosiddetti facilitatori ecosistemici, ossia i laboratori scientifici e accademici, gli incubatori e le professionalità specializzate nell’orientamento normativo, formativo, finanziario e di certificazione, che beneficeranno di una specifica sezione dell’albo.

Gli intendimenti legislativi del dicastero hanno formato oggetto di approfondimenti e consigli presso rappresentanti dei mondi diplomatici ed economico finanziari.