Stefàno: A Lecce mancano psichiatri, tutelare agenti e detenuti

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Il reparto Psichiatria della Casa circondariale di Lecce, aperto nel 2017, può disporre di un solo medico psichiatra per 12 detenuti semi infermi di mente, senza alcuna copertura sanitaria nei fine settimana o in caso di assenza del medico, col risultato che gli agenti penitenziari devono farsi carico di tutte le emergenze. E’ quanto denuncia il senatore del Pd Dario Stefàno, presidente della Commissione Affari europei, eletto in Puglia, che ha rivolto sulla questione un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
“Il Protocollo Operativo del reparto, nato molto tempo dopo la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) – spiega Stefàno nell’interrogazione – prevedeva 4 medici psichiatri. Da tempo ce ne è uno soltanto. La gestione dei detenuti psichiatrici viene di fatto coperta dalla polizia penitenziaria che non ne sarebbe competente, per cui l’agente in servizio, soprattutto nel pomeriggio e la sera, si trova a dover far fronte a richieste di farmaci, atti autolesionistici, sedazione di liti, rendendo il servizio logorante. Nonostante questo, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria continua ad assegnare detenuti alla struttura, sebbene la Asl regionale abbia sospeso i ricoveri per mancanza di personale. Per questo chiedo al ministro se non ritenga necessaria un’indagine urgente per garantire che gli agenti della casa circondariale di Lecce prestino un servizio in linea con i compiti loro spettanti e che sia tutelata a la salute delle persone ristrette in carcere”.