STRAORDINARIO SUCCESSO ALLE GALERIES LAFAYETTE DI PARIGI PER LA STAR DEI DINOSAURI

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STRAORDINARIO SUCCESSO ALLE GALERIES LAFAYETTE DI PARIGI PER LA STAR DEI DINOSAURI, IL TRICERATOPO BIG JOHN, PREPARATO DAI PALENTOLOGI DELLA ZOIC

L’ENORME ESEMPLARE RIMARRÀ IN MOSTRA NELLA CAPITALE FRANCESE FINO A METÀ OTTOBRE, QUANDO SARÀ BATTUTO ALL’ASTA NELLA CAPITALE FRANCESE

Dopo essere stato ammirato e fotografato, aver emozionato i più piccoli e lasciato a bocca aperta un pubblico di tutte le età nel suo ultimo saluto alla città, il mese scorso in Piazza Unità a Trieste, l’enorme triceratopo Big John ha trovato nuovi, entusiasti fans oltralpe registrando un’accoglienza da vera e propria star al suo sbarco a Parigi. Ad attenderlo numerosa al suo arrivo la stampa internazionale e un folto gruppo di appassionati e curiosi.

Il dinosauro di quasi otto metri di lunghezza acquisito e preparato dai paleontologi della ditta triestina Zoic – capitanati d Flavio Bacchia – sta registrando un pieno di presenza nello spazio espositivo che gli hanno riservato i Magazzini Galeries Lafayette. Il gigantesco scheletro di triceratopo, letteralmente “faccia con tre corna”, uno dei più iconici e noti dinosauri di sempre, ha confermato anche nella capitale francese la fama acquisita durante i mesi di preparazione a Trieste ed è adesso attesissimo all’asta che ne deciderà la destinazione finale il prossimo 21 ottobre.

Con l’eccezionale misura di 7,50 metri di lunghezza totale, e ben 2,62 metri di misura del cranio, l’enorme bestione “cornuto” si conferma, come attestato dal dipartimento di paleontologia dell’Università di Bologna, il più grande esemplare di triceratopo mai rinvenuto prima al mondo: si tratta, come noto, di un dinosauro erbivoro, una delle ultime specie a comparire sul pianeta prima della grande estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, oltre 65 milioni di anni fa.

La storia di Big John comincia in un ranch del Sud Dakota negli Stati Uniti, dove è stato rinvenuto e scavato all’inizio del 2021 per arrivare nei laboratori della Zoic allo stato grezzo, ancora avvolto nelle camice di gesso che ne custodivano le ossa, per essere pazientemente analizzato, estratto e riportato letteralmente in vita dal team triestino, eccellenza di livello internazionale nella ricostruzione di enormi esemplari di animali preistorici. Il montaggio dello scheletro è stato effettuato su un supporto in acciaio che lo sorregge in una posizione simile al toro di Wall Street.