TENNISTAVOLOLTRE SI FA PLUS E IN SARDEGNA COINVOLGE SEI ISTITUTI SCOLASTICI

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Mancava a tutti il felice vociare attorno a quel totem chiamato tavolo da ping-pong, dove tanti adolescenti dallo zainetto facile scalpitavano per dare un innocuo ceffone, sotto forma di racchetta, ad una pallina riottosa.

E soprattutto non si vedeva l’ora di ritrovare il sorriso dei discenti con disabilità che approfittavano della situazione per stringere rapporti più solidi con i loro compagni di classe nel nome di un agonismo sportivo in fase embrionale ma con buone prospettive future. Finalmente TennistavolOltre è tornato, con l’aggiunta del “Plus” in segno di continuità con il passato. E la Sardegna, anche stavolta, non è stata a guardare con ben sei scuole coinvolte: Istituto Scolastico “Liceo Galileo Galilei” di Macomer, Istituto Comprensivo n. 1. Porcu-Satta di Quartu S. Elena, Istituto Scolastico Primo Levi di Quartu S. Elena, Istituto Comprensivo Simaxis-Villaurbana (Oristano), Istituto Comprensivo Ollastra (Oristano) e Istituto Comprensivo di Santulussurgiu (Oristano).

A dirigere l’orchestra in tutta la nazione ci pensa la Federazione Italiana Tennistavolo in stretta sinergia con la Fondazione Vodafone e il Ministero dell’Istruzione. È grazie a loro se le classi coinvolte potranno beneficiare di tavoli da gioco, racchette, palline ed altro materiale propagandistico legato all’iniziativa. Indispensabili i contributi dei singoli comitati regionali che si sono occupati concretamente nel coinvolgere sia le scuole, sia i tecnici specializzati chiamati a districarsi tra gli orari curricolari composti da cinque moduli didattici, di due ore ciascuno. Il progetto nell’isola è già a pieno regime con le allenatrici Ana Brzan e Martina Mura che reduci dall’esperienza nel 2019, sanno barcamenarsi molto bene non solo sotto l’aspetto prettamente sportivo, ma anche nell’importantissimo ambito delle relazioni umane.

Il presidente della Fitet Sardegna Simone Carrucciu è reduce dall’incontro avvenuto su piattaforma zoom dove il progetto è stato ufficialmente presentato dal presidente nazionale Fitet Renato Di Napoli: “Sono molto contento dei contenuti affrontati durante il meeting telematico – ha sottolineato Carrucciu – perché rispecchiano quello che nel nostro piccolo, in Sardegna stiamo portando avanti in sintonia anche con il Comitato Italiano Paralimpico. Il trinomio scuola-tennistavolo-disabilità va rafforzato mese dopo mese, accentuando i contatti con i vari protagonisti che lo muovono, a partire da allenatori e docenti, perché è grazie alla loro preparazione e al sapersi confrontare con gli allievi, che si può costituire una rete molto fruttifera capace di generare nuovi iscritti al movimento paralimpico regionale. Ma il progetto TennistavolOltre Plus ha la forza di attrarre tutti gli studenti in uno sport che creando amicizia, sviluppa qualità tecnico tattiche; se praticato seriamente, innesca delle dinamiche complesse, rendendolo ancor più seducente”.

Il numero uno della Fitet Sardegna ringrazia tutti coloro che hanno reso fattibile questa nuova iniziativa: “Senza la buona volontà dei dirigenti scolastici, dei professori e di tutti i collaboratori non si sarebbe avuta questa soddisfacente adesione – conclude Carrucciu – e ringrazio pure l’Ufficio Regionale di Educazione Fisica che non ci ha mai fatto mancare l’apporto. Inoltre do un in bocca al lupo ai nostri tecnici perché possano concludere il ciclo di lezioni con un altro bel successo per il nostro Comitato”.

LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PARTI INTEGRANTI DEL PROGETTO: PARLA MARCO USELLI

Da giovane è stato amico di assidui frequentatori d’oratorio. Qualche volta li accompagnava rendendosi conto di quanto il ping-pong fosse un aggregatore automatico di grandi folle che si sfidano per provare nuovi colpi ad effetto. Marco Uselli, Coordinatore dell’Ufficio Regionale Educazione Fisica e sportiva, già nel 2019 ebbe ulteriori conferme sulle potenzialità di questa disciplina olimpica e paralimpica tra le più gettonate nel globo terracqueo. Come allora, continua ad insegnare all’Istituto Porcu-Satta di Quartu S. Elena e osserva ammirato Ana Brzan e Martina Mura che socializzano con gruppi di alunni desiderosi di perfezionare il loro livello tecnico, tutti insieme, appassionatamente e nella massima e reciproca solidarietà. Presente alla teleconferenza su piattaforma “Zoom”, ne è restato profondamente colpito. “Il Comitato sardo della Fitet merita tanti complimenti – afferma Uselli – se è vero che tra 50 scuole aderenti a TennistavolOltre Plus, ben sei sono sarde. Con le dovute proporzioni, tenendo conto della nostra percentuale di popolazione scolastica, si capisce quanto la nostra regione sia sensibile all’argomento. E questo aspetto mi inorgoglisce parecchio”.

Tutto si basa nel feeling che si instaura tra docenti, alunni e tecnici Fitet

Noto una grande professionalità da parte delle allenatrici, sia nel rapporto cordiale con i docenti, sia nel livello di coinvolgimento massimo dei ragazzi. Sono proprio contento di non dover muovere particolari appunti in proposito.

Il presidente nazionale del CIP Pancalli ha evidenziato quanto sia importante far interagire lo sport organizzato e le scuole. In Sardegna com’è la situazione, specie per quanto riguarda gli alunni con disabilità?

Tra le varie federazioni che fanno riferimento al CIP, in base a quello che vedo, il CIP sardo mantiene dialoghi costanti e proficui con il mondo della scuola; penso agli effetti sprigionati dal progetto Agitamus e alle iniziative continue con alcune federazioni. Per esempio la Fitet Sardegna in questo ambito è una delle più attive e sensibili.

Merito del suo presidente Simone Carrucciu?

Lui è un drago, sempre attivo, lo definirei vulcano di idee, secondo me il Comitato non potrebbe aver miglior presidente.

Per sviluppare i contatti tra scuole e federazioni ci vorrebbero dei corsi di formazione

Sono necessari. Con la Federazione Italiana Badminton (FIBa) e la Federazione Italiana Flying Disc – Frisbee (FIFD), come ufficio scolastico abbiamo collaborato nell’organizzazione di corsi di formazione di docenti. Assieme al Tennistavolo sono sport adatti al settore scolastico.

Quindi anche con il ping-pong si potrebbero fare grandi cose..

Nell’attuale situazione pandemica è uno di quei pochi sport facilmente praticabili perché non di contatto. Occorrerebbero più tavoli per far giocare un maggior numero di studenti contemporaneamente. Al Porcu-Satta sotto questo aspetto siamo agevolati perché ne abbiamo cinque. L’ideale sarebbe portare progetti ampi basati non solo sull’inclusione ma che assorbano diverse classi. Dare una mano alle scuole con l’acquisto di tavoli è una bella iniziativa. Aiuta questo sport a progredire; e poi è molto adatto ai ragazzini di questa età, senza alcuna distinzione.