Quella che si sta combattendo è una guerra di nervi portata avanti da parte di Mosca per riaffermare il suo status di potenza regionale e globale, e quindi per cercare di strappare il miglior negoziato possibile ben sapendo che il tempo sta correndo veloce e contro i suoi interessi. Col tempo, infatti, si rafforzeranno le capacità militari dell’Ucraina, senza dimenticare che il percorso di avvicinamento verso l’Unione europea e la Nato del Paese tenderà a proseguire.
Dall’altro lato, in questa alleanza un po’ innaturale in cui è costretta con la Cina sarà sempre di più un junior partner con la conseguente limitata possibilità di strappare un accordo per tutelare i suoi interessi di sicurezza. L’Europa dovrebbe essere più protagonista ma non ne ha i mezzi: dovremmo avere già costruito quell’unione della difesa della quale si parla da tanto tempo per avere finalmente la nostra autonomia strategica, un’autonomia da attuare nei tempi più brevi possibili, altrimenti rischiamo di essere più spettatori che attori in un gioco dal quale dipende la nostra sicurezza, non solo militare e politica ma anche economica ed energetica”, così Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota.


