ULTIMI DATI ISTAT SULL’OCCUPAZIONE, L’AUTUNNO DEL LAVORO

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Leggendo gli ultimi dati ISTAT sull’occupazione nel nostro Paese osserviamo come dopo i mesi estivi torni a crescere la disoccupazione.

Se è vero che il reddito di cittadinanza ha spostato molte persone dalla fascia degli inattivi a quella dei disoccupati, cioè coloro che cercano attivamente un lavoro, il dato dimostra come ad una variazione della qualifica statistica non corrisponda una variazione sostanziale della qualità di vita.

Il decreto dignità che ha rimodulato marginalmente la disciplina sui contratti a termine, aumentandone i costi e ponendo un limite ai rinnovi, appare come una manovra totalmente insufficiente per far fronte al dilagare della precarietà nelle sue molteplici forme.

Senza contare i 120 tavoli di crisi aperti al Ministero dello sviluppo economico che rischiano di consegnare migliaia di famiglie alla disoccupazione.

Insomma, se il governo M5S-Lega ha proposto solo spot e incentivi, il governo M5S-PD-LEU-Renzi fin adesso neppure si è posto il problema, e se mai se lo porrà, costretto dagli eventi, assisteremo al solito balletto di sgravi per le assunzioni, decontribuzioni e regalie all’imprenditoria.

Noi crediamo al contrario che un’altra strada ci sia, per combattere la disoccupazione:

⭕️ Investimenti e partecipazione pubblica nell’economia per scongiurare i fallimenti aziendali, combattere le delocalizzazioni e pianificare uno sviluppo sostenibile;

⭕️ Ridurre l’orario di lavoro e ridare centralità assoluta al contratto a tempo indeterminato eliminando gli effetti precarizzanti del Jobs act e della legge Fornero;

⭕️ Investire nell’istruzione perché siamo il Paese europeo con le più alte disuguaglianze nell’accesso alla formazione.