Un mese fa il Ministro dell’Interno Salvini chiedeva “pieni poteri” per andare a elezioni, da solo, contro tutti

0
64

La sua richiesta veniva formalizzata in comizi in mezzo alla spiaggia tra qualche cubista e molti mojiti, senza alcun riguardo alle prerogative costituzionali del Presidente della Repubblica e delle altre Istituzioni.

Mentre Salvini esprimeva questi raffinati concetti, il suo consigliere economico Borghi ipotizzava l’uscita dall’Euro, il suo collaboratore Savoini chiedeva tangenti sul petrolio russo, i suoi post sui social educavano all’odio e alla violenza verbale soprattutto contro persone dal colore della pelle diverso.

Donne e uomini fuggiti dalla fame e dalla guerra venivano trattenuti in condizioni disumane in mare, contro ogni legge internazionale. L’Europa era considerata il nemico numero uno da abbattere e i Paesi storicamente amici dell’Italia erano gli obiettivi di stucchevoli polemiche quotidiane.

Nel giro di un mese, grazie al contributo di tanti, questo fenomeno noto come populismo, sovranismo, salvinismo adesso ha un altro nome: si chiama passato.

Lavoriamo perché non torni più.