UNIONE CATTOLICA: Un paese a sovranità limitata di Ivano Tonoli ed Erminio Brambilla

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Anche la speculazione finanziaria entra in campagna elettorale.I fondi di investimento legati alle multinazionali finanziarie che acquistano circa il 30 % del nostro debito pubblico,scommettono oggi su futures e derivati al ribasso per 40 miliardi di euro prevedendo il default dell’Italia nei prossimi due o tre mesi o un grave deprezzamento del valore dei titoli di riferimento italiani fino al 40% avendo profitti da 2 a 10 volte il capitale investito.

Si arriverà a 100 miliardi di scommesse al ribasso sull’Italia prima delle elezioni.Sussiste il rischio che gli investitori esteri acquistino i nostri titoli al doppio degli interessi rispetto agli attuali. La Banca Europea oltretutto, per buona misura, ha bloccato il paracadute di acquisto dei titoli italiani anche se venissero declassati a spazzatura.

Problema gravissimo! L’Europa e Francoforte (sede della Banca Europea ) che ci stanno a fare ?

Vogliono la soluzione greca anche per l’Italia? L’appello patriottico di Carlo Messina amministratore delegato di Intesa San Paolo, la più grande banca italiana e una delle più grandi d’Europa in un convegno: gli italiani si devono riappropriare del loro debito pubblico se vogliamo restare in Europa da leader e liberi. A suo avviso sarebbe una idiozia parlare di indipendenza energetica, indipendenza alimentare e non anche di indipendenza finanziaria. Basta utilizzare una quota dell’enorme risparmio privato. Oltretutto il debito pubblico in mano estera è solo il 30%: avremmo la possibilità di avere uno spread massimo intorno ai 100 punti.

Dobbiamo ulteriormente ricordare che questo attacco è dovuto anche alle dichiarazioni della Presidente dellla Banca Europea, che non coglie mai occasioni per restare zitta: e peccato sia anche una donna! Se poi non si decide uno scostamento di bilancio per pagare il 60% delle bollette falliscono circa 400.000 aziende e altre saranno insolventi con le banche che a loro volta bloccheranno fidi chirografri e anticipazione fatture, i fornitori non riceveranno i pagamenti,con la paralisi del ciclo produttivo. Non vorrei che anche in Italia qualcuno scommettesse sul default del paese. Molti giornali oggi parlavano dell’Italia alla canna del gas, per riferire la speculazione energetica. Mi sa che la speculazione finanziaria sia ancora peggio!

ERMINIO BRAMBILLA – UNIONE CATTOLICA