Una manovra di incertezze: al governo mancano ancora 2 miliardi di coperture

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Falsa partenza per la manovra giallorossa, nata già con un difetto non proprio irrilevante: la mancanza di 2 miliardi di euro di coperture, sui quali la maggioranza si sta confrontando in queste ore non senza inevitabili tensioni. L’intervento sull’economia, 29 miliardi, non è in realtà così rilevante: il grosso della cifra serve a contrastare l’aumento dell’Iva, seguono spese dovute e il taglio del cuneo fiscale, per il quale non restano al dunque che 2,7 miliardi.

Non certo la cifra, ben più alta, sbandierata nei mesi scorsi dalla neonata alleanza Di Maio – Zingaretti. Quando dem e pentastellati avevano intavolato il discorso, infatti, si era parlato di 5 miliardi. Il problema restano però le coperture: a fronte dei già citati 29 miliardi di manovra, si conta sulla flessibilità di Bruxelles per 14,4 miliardi. Per il resto il documento di aggiornamento del Def parla di 12,6 miliardi, di cui 7,2 in arrivo dalla lotta all’evasione fiscale. Una stima piuttosto ottimista, se concentrata su un solo anno.
mancherebbero comunque 2 milioni di euro. Una cifra sulla quale il governo non si è ufficialmente ancora pronunciato, mentre prosegue la caccia alle entrate, in ogni modo (dal prelievo sul bollo con contante ai ticket progressivi in base al reddito).

Nelle ultime ore, l’attenzione è stata posta su un tema delicato come quello domestico. Il “nero” continua a pesare tantissimo nel settore, dove ancora oggi si registrano 1,2 milioni di dipendenti irregolari tra colf, badanti e babysitter. C’è la possibilità, eredità del passato a dire il vero, di obbligare le famiglie a versare anche le tasse per i loro collaboratori. Un’ipotesi sulla quale sono tutti molto timidi, per la paura di un effetto boomerang. Ma d’altronde i soldi servono e ogni ipotesi, in questo momento, è ben accetta.         fonte  https://www.ilparagone.it/