Uno scettico e la cartomanzia

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Esploriamo il rapporto di uno scettico con la cartomanzia ed i benefici che essa può apportare a chi vi crede fermamente.

Non tutti credono nella cartomanzia

Per chi è vicino alla cartomanzia per i motivi più disparati, potrebbe sembrare una cosa elementare credere nella lettura dei tarocchi. Nella società di oggi, invece, il rapporto con gli arcani è sempre meno radicato per svariate motivazioni, prima delle quali la materialità della società stessa. Nei millenni scorsi, forse poco meno nei secoli più recenti, esisteva ed era riconosciuto comunemente un rapporto immateriale dell’uomo con il mondo circostante.

Lo sviluppo delle divinazioni

La lettura delle carte non è assolutamente la più antica delle forme di divinazione in quanto esse, in termini generali, nascono agli albori della civiltà. Le divinazioni scaturiscono dal bisogno dell’umanità di dissipare il proprio senso di incertezza relativo al futuro, ecco per l’appunto l’associazione in tempi antichi tra divinazione ed eventi importanti per la popolazione, quali l’apertura della caccia oppure le carestie. Le prime forme di divinazione risalgono addirittura ai tempi degli antichi sumeri e babilonesi, testimoniate chiaramente da una moltitudine di tavolette d’argilla.

Decadenza della cartomanzia

In tempi remoti, magia e scienza erano assimilabili e non vi era una netta distinzione tra le due. Con il successivo progresso della scienza e lo sviluppo ed applicazione del metodo scientifico, la cartomanzia, come le altre forme di divinazione, è stata messa in disparte gradualmente, fino ad esser definita pseudoscienza.

Il pensiero di uno scettico sulla cartomanzia

Chi vi scrive è una persona scettica praticamente su qualsiasi cosa, probabilmente scettica secondo un’accettazione più materialistica del termine, dal momento che ritiene comunque possibili alcune cose inspiegabili. Per fare un esempio banale, non credo nella religione, tuttavia non escludo sia possibile la reincarnazione. Vedo la vita come un evento puramente casuale, se siamo nati per caso una volta, perchè non potrebbe succedere nuovamente, magari sotto altra forma od in un altro luogo dell’universo?

Lo scettico che crede

Allo stesso modo, credo che possa esserci una connessione intangibile tra l’uomo e l’universo che gli sta intorno. Una connessione fatta di sensazioni, di intuizioni, non di parole o di fatti. Questo non mi porta ad escludere che possano esistere persone con una sensibilità più sviluppata della media che riescano a stabilire una connessione cosciente con l’universo circostante. Da qui, riferendoci specificamente alla figura della cartomanzia, non escludo la possibilità che le cartomanti possano effettivamente essere efficaci nel predire il futuro.

Benefici indiretti della lettura dei tarocchi

Ho cominciato, come sarà emerso dalle mie battute precedenti, ad approcciarmi alla cartomanzia in maniera involontaria, casuale, più per studio che per credenza. Al di là del beneficio che darebbe eventualmente essere a conoscenza del futuro, i tarocchi apportano un altro beneficio importantissimo, che potremmo definire indiretto.

Una sorta di life coaching

Oggi come oggi è sempre più diffusa la figura del life coach, l’allenatore che ti aiuta quotidianamente ad affrontare con il giusto atteggiamento tutto ciò che ti capita. Messo da parte l’eventuale beneficio apportato dalla previsione del futuro, la lettura dei tarocchi ci fornisce una funzionalità molto simile a quella del life coaching. Infatti, trattasi di una situazione win-win in cui, da una parte, troviamo la consultante che potrebbe ricevere delle buone notizie dalla cartomante e galvanizzarsi, migliorando le proprie prestazioni in ogni ambito della vita; dall’altra abbiamo la consultante che semplicemente conosce il proprio futuro ed acquisisce consapevolezza e fiducia, preparandosi al meglio anche per affrontare gli eventi peggiori.

Conclusioni

Ritengo molto importante nella vita essere aperti a tutto, nei limiti del plausibile e del ragionevole. Secondo me, infatti, trattasi di una grande qualità che viene spesso sottovalutata ma che porta con sé tutta la saggezza data dai tanti punti di vista da cui si cerca di osservare il mondo. Essere così aperto ha portato me che, ripeto, sono uno scettico cronico ad avvicinarmi al mondo dei tarocchi. Pertanto, per chi dovesse approcciarsi per la prima volta a quest’arte, consiglio vivamente di liberare la mente da ogni preconcetto ed essere disposti ad ascoltare anche i punti di vista altrui, in modo da coglierne tutte le sfaccettature migliori e diventarne padroni.