La notizia che saremo costretti a pagare per il vaccino CureVac nonostante un indice di efficacia deludente, che non ne consentirebbe la commercializzazione, non è una sorpresa
Avevamo denunciato già in passato i contratti capestro firmati dalla Commissione europea con le grandi case farmaceutiche che consentono loro zero rischi ma il pieno dei profitti. Proprio per questa ragione è sacrosanto, come da sempre il Movimento 5 Stelle propone, liberalizzare le licenze dei vaccini.
È giusto che l’Europa finanzi la ricerca, anche privata, se contribuisce a salvare vite umane, non è giusto invece che i cittadini paghino per quello che è un bene comune. Secondo le cifre, pubblicate su Il Fatto Quotidiano, l’Italia dovrebbe sborsare 300 milioni di euro per CureVac, ma su questa cifra va fatta chiarezza: in una interrogazione che presenteremo settimana prossima alla Commissione europea chiederemo quanto pagheranno tutti gli Stati membri e come sia possibile che il contratto siglato dalla Commissione europea non preveda forme di tutela dell’interesse pubblico al rischio di investimento assunto.
Se vogliamo evitare oltre al danno anche la beffa, la Commissione non ha altra via che sospendere temporaneamente i brevetti dei vaccini, ma anche delle attrezzature tecniche per realizzarli e il know how, così come approvato dal Parlamento europeo durante l’ultima plenaria”, così in una nota Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
