Valente: “Bene Draghi, non c’è sviluppo senza diritti e libertà donne”

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Il Premier Draghi ha detto  che la condizione delle donne è una priorità della presidenza italiana del G20

Ne è la prova la prima conferenza ministeriale G20 sull’emancipazione femminile che si è tenuta ad agosto a Roma. I diritti delle donne in Italia e nel mondo, e in questo momento penso in particolare all’Afghanistan, sono un imperativo oltre che per ragioni morali anche per consentire di consolidare la crescita economica post Covid e per affrontare le sfide globali. Non c’è sviluppo sostenibile e durevole senza i diritti, le libertà, le competenze e i talenti delle donne. Fa bene l’Italia a fare da battistrada”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere.
“Se penso all’Italia – prosegue Valente – la prima libertà femminile è quella dalla violenza e i primi diritti sono quelli alla parità e al lavoro. Se penso all’Afghanistan, i primi diritti delle bambine e delle donne sono all’integrità fisica e all’istruzione. Il paradigma della crescita va rivisto, non possiamo ricominciare dopo la pandemia tornando al passato: la crisi climatica e la transizione ecologica, l’inclusione sociale, l’innovazione sono le sfide che l’Italia e il mondo non possono affrontare senza rimuovere gli ostacoli delle disuguaglianze, prima tra tutte quella tra uomini e donne.

Per questo dal vertice dei capi di Stato e di governo del G20 che si terrà a Roma a fine ottobre ci aspettiamo una chiara assunzione di responsabilità sulla condizione femminile”.