Welfare. Tagliaferri (Fdi): “La Regione ha già partecipato a tavoli di confronto sul fine vita?”

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Il consigliere piacentino interroga la Giunta dopo le dichiarazioni del ministro della Salute Speranza in merito alla definizione di un protocollo sulle disposizioni del fine vita per Asl e Regioni

Si intende realmente aprire “un tavolo di confronto per creare un’intesa fra governo e Regioni che possa consentire a queste ultime di fornire indicazioni chiare e univoche alle rispettive aziende sanitarie locali sulla procedura di applicazione del fine vita?”

E’ la domanda che Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) rivolge all’esecutivo regionale sul delicato tema delle disposizioni anticipate di trattamento, comunemente conosciute come “biotestamento” o “testamento biologico”.

Il consigliere, ricordando le recenti dichiarazioni del ministro della Salute Roberto Speranza in risposta ad un appello comparso su un quotidiano, sottolinea come il responsabile della Sanità nazionale abbia investito della responsabilità Asl e Regioni per poter attuare in modo omogeneo sul territorio la sentenza della Corte Costituzionale che afferma il principio del fine vita ove ricorrano specifiche situazioni.

Tagliaferri, nel ricordare come la sentenza dell’Alta Corte non può essere ignorata o disattesa, rimarca l’assoluta assenza di un provvedimento legislativo che recepisca gli intendimenti dei giudici costituzionali e a tal proposito chiede “se la Regione abbia già avviato studi per l’applicazione del protocollo per il ‘suicidio assistito’ e se così fosse su quali basi, dal momento che manca ancora una precisa indicazione da parte del Parlamento”.

In via più generale, infine, l’esponente di Fratelli d’Italia auspica un “doveroso coinvolgimento di tutti gli schieramenti politici per esprimere un parere, dal momento che il ‘fine vita’ è “uno di quegli argomenti su cui si confronta un pluralismo insuperabile di punti di vista etici, culturali, teorici, religiosi, che in un ordinamento democratico come il nostro non può che trovare la sua espressione politica”.