È di fatto la miglior partenza della storia del Napoli in Serie A, e il merito non può che essere che di un allenatore tante volte criticato e spesso ingiustamente sottovalutato.
Perché ricordiamo bene i risultati ottenuti col suo Udinese, con la sua prima Roma e le vittorie con lo Zenit.
In estate ha preso in mano una squadrazenit arrivata l’anno precedente al quinto posto in classifica, in maniera rocambolesca.
La società non ha ceduto nessuno dei big ma allo stesso tempo non ha praticamente fatto mercato, tranne l’acquisto (in prestito con diritto di riscatto) di Zambo Anguissa.
Lui in silenzio e con la rosa che aveva a disposizione, ha saputo costruire quella che per ora risulta essere una vera e propria corazzata.
Dopo le pessime prestazioni di Manolas ha trovato in Rrahmani un titolare inamovibile e di grande affidamento.
L’inizio di Fabian Ruiz è il migliore di sempre, qualità, assist e gol al servizio della squadra.
Osimhen è definitivamente esploso con 9 gol in 10 presenze (l’anno scorso in tutta la stagione segnò solo 10 gol).
E poi via via tutti gli altri…
Se Napoli ritorna a sognare in grande deve ringraziare questo signore qui, che dopo la separazione con l’Inter ha aspettato in silenzio il suo momento per prendersi la giusta rivincita.