168° anniversario della Polizia, Lamorgese: grande speranza per il futuro

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Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato «i miei sentimenti di riconoscenza ed apprezzamento per l’opera che quotidianamente svolgono a tutela della legalità e della pacifica convivenza civile». È prima di tutto un grazie che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese rivolge al capo e agli operatori della Polizia di Stato nel messaggio per il 168° anniversario della fondazione. Un anniversario che cade «in una fase delicata per l’intero Paese», alle prese «con una delle prove più difficili della sua storia recente», l’emergenza sanitaria da Covid-19.

Anche in questa situazione, osserva il ministro – che questa mattina si è recata alla Scuola superiore di Polizia, a Roma, per rendere omaggio ai caduti insieme con il capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli – è stata messa in campo «con la generosità che vi contraddistingue» «ogni capacità organizzativa e tutte le professionalità» disponibili, operando con «encomiabile dedizione» nell’interesse delle nostre comunità.

Un altro esempio della capacità della Polizia di Stato di evolversi nel tempo «accompagnando i grandi cambiamenti e le profonde trasformazioni del vivere sociale, restando legata alla propria missione di servizio». E il pensiero del ministro va «agli appartenenti alla Polizia di Stato e alle altre Forze di Polizia che stanno combattendo contro la malattia e a coloro che, purtroppo, non ce l’hanno fatta».

Lamorgese non dimentica i «risultati straordinari» il lavoro costante e silenzioso anti-terrorismo, e l’attività incessante e serrata di contrasto alle mafie, che ha portato a smantellare ingenti patrimoni illeciti: nel 2019, sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 162.466.990 euro, ricorda il ministro, e confiscati beni per un totale di 85.676.345.

Non si dimenticano l’impegno e la professionalità «con i quali quotidianamente affrontate forme di delinquenza comune», la tutela dei soggetti più vulnerabili e l’impegno «al fianco delle donne che subiscono violenza e che non devono sentirsi sole perché la risposta dello Stato su questo fronte sarà sempre più intransigente».

«L’incondizionata fiducia che i cittadini, le istituzioni, il Paese ripongono nella vostra azione è motivo di grande speranza per il futuro».