AL VOTO, TUTTI DIVISI VERSO LA META

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Dopo la crisi di governo innescata dal Capitone in pieno agosto, si torna a votare in tre regioni: Umbria il 27 ottobre, Calabria ed Emilia Romagna tra novembre e dicembre 2019. Saranno elezioni particolarmente attese da molti, dopo che la crisi di governo si è risolta con l’accordo tra M5S, PD e LEU. Il CDX si è sentito scippato nel non avere ottenuto subito le elezioni. La crisi è stata aperta dal Cazzaro Verde, dedito da gennaio 2019 a scorrazzare per l’Italia, con aerei ed elicotteri di Stato, in tenuta balneare (bermudoni, infradito, discoteca, ragazze e mojito). In otto mesi è andato al Viminale 17 volte, in cambio ci ha regalato 220 comizi e comparsate televisive. Preso da un’incontenibile voglia di protagonismo e pompato a dismisura dai mass media, credeva di governare il mondo, tanto da chiedere a gran voce i pieni poteri, come fece un tizio in orbace da un famoso balcone.
Le regionali, come abbiamo visto, si vincono con le coalizioni, non correndo da soli. Nel territorio sono ancora radicati sistemi di voti di scambio, di regalie e di quant’altro che l’Italia si ostina a mantenere. Le elezioni regionali faranno da cartina tornasole alla volontà popolare: il CDX si riscatterà ottenendo una barcata di voti oppure si sgonfierà come un ciambellone non lievitato? Il M5S, PD e LEU correranno insieme in questa tornata elettorale? La logica vorrebbe che l’alleanza del governo centrale fosse allargata anche sul territorio, condividendo temi e soluzioni a vantaggio dei cittadini. Potrebbe essere un esperimento innovativo, quanto meno da provare, anche perché “divisi verso la meta” non ha mai pagato nessuno, ma regalato palle gol all’avversario.                                                                                                                       di Fernando Felli