ANCE SICILIA – Regione finalmente paga le imprese, Ance chiede di evitare ritardi nel 2022

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Economia - soldi - Euro - Monete - Congiuntura - Situazione Nella foto: Trento 02 marzo 09 AgF Bernardinatti Foto

MA GIA’ ORA SI RISCHIA DI NON RISPETTARE LE SCADENZE:  MANCANO PROGRAMMAZIONE UE 2021/2027 E BILANCIO 2022

Palermo – La Regione ha finalmente deliberato tutti  i pagamenti alle imprese per commesse di lavori pubblici e forniture.  Su espressa domanda di Ance Sicilia, è questa la risposta fornita dal  capo della struttura tecnica dell’assessorato al Bilancio, Vincenzo  Cusumano (oggi a margine della presentazione del Defr alle parti  sociali), avendone avuto conferma dal Ragioniere generale.
Per arrivare a questo risultato, però, la Regione ha accumulato sette  mesi di ritardo, fra approvazione del bilancio 2021 e riaccertamento  dei residui passivi, con gravi danni alle imprese creditrici già alle  prese con la crisi economica provocata dalla pandemia.

Ritardi nei pagamenti che le imprese hanno già subito negli ultimi tre  anni, da quando, cioè, l’applicazione del decreto legislativo 118 del  2011 ha creato problemi nella formulazione dei bilanci pubblici e nel  riaccertamento dei residui passivi. Intoppi per i quali non è ancora  stata trovata una soluzione radicale.

Per questo Ance Sicilia oggi ha fatto appello al governo regionale e a  tutte le forze politiche affinché tale situazione non si ripeta anche  nel 2022.
Ma Ance Sicilia teme che si arrivi già in ritardo alle prossime  scadenze. Ad oggi manca ancora la programmazione regionale dei fondi  Ue 2021/2027, che avrebbe dovuto essere pronta questo mese anche per  prevederne nel Defr le ricadute economiche e inserirne nel bilancio  2022 le quote di cofinanziamento regionale.
Ed infatti l’amministrazione oggi ha annunciato che la Nota di  aggiornamento al Defr sarà pronta entro fine ottobre. Ance Sicilia,  quindi, auspica che la Regione riesca a depositare puntualmente i  documenti contabili all’Ars entro metà ottobre, affinché il Parlamento  regionale li approvi entro il prossimo 31 dicembre.

Sul riaccertamento dei residui passivi, poi, l’amministrazione ha  spiegato che quest’anno ha provato ad applicare il software utilizzato  da anni dalla Regione Lombardia, ma che pure questo programma ha  presentato problemi, per cui se ne sta sviluppando uno nuovo, la cui  sperimentazione dovrebbe partire il prossimo anno: ben venga il nuovo  sistema, se porterà alla puntualità dei pagamenti, ma forse, se tutto  ciò si fosse fatto prima, oggi si avrebbe già la soluzione.
Buone notizie, invece, sul fronte del rafforzamento della capacità  amministrativa della Regione: l’assessorato ha spiegato che è in corso  l’assunzione di 300 unità di personale per coprire i vuoti d’organico  e che i dipartimenti Bilancio e Finanze e l’Arit stanno perseguendo  iniziative congiunte con l’obiettivo di digitalizzare e semplificare i  processi amministrativi.

Questa, ha osservato Ance Sicilia, è una innovazione dei sistemi  interni, mentre serve anche una vera semplificazione del rapporto fra  P.a. e cittadini, che consenta alle imprese di ricevere subito un “sì”  o un “no”, senza nulla togliere all’azione di controllo e verifica, ma  prevedendo automatismi che sottraggano spazi alla discrezionalità,  alla libera interpretazione e ai tempi da “smart working” dei burocrati.