Assestamento: Pd, necessario forte investimento su sanità pubblica

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Trieste – “Gli investimenti previsti nel prossimo assestamento, che si limiteranno a soli 20 milioni, non potranno essere esaustivi per rispondere alle reali esigenze del sistema e dei bisogni dei cittadini. Per questo è necessario fin d’ora chiarire il quadro di risorse per chiudere l’anno dando un segnale forte di investimento nella sanità pubblica”.

Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Pd, Diego Moretti, Roberto Cosolini ed Enzo Marsilio, a margine della seduta della I commissione, riunita per la presentazione dei documenti di bilancio di metà anno e, in particolare, il disegno di legge 141 di assestamento per gli anni 2021-23, illustrati dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli.

“Lo stesso assessore ha confermato che quella all’esame delle commissioni in questi giorni è una manovra ampiamente in divenire. Gli interventi di ristoro del Governo centrale hanno invece coperto anche oltre il necessario le spese per l’emergenza e il mancato gettito dalle compartecipazioni. È bene, dunque, che nelle commissioni gli assessori, ognuno per la propria parte di competenza, illustrino tempestivamente quali saranno gli ulteriori provvedimento, risparmiandoci, per una volta, sorprese dell’ultimo minuto senza alcuna condivisione” sottolinea Cosolini.

“Quello presentato oggi è un assestamento ricco che smentisce la drammaticità narrata da Fedriga lo scorso anno”, commenta Moretti. Rimane aperto tutto il capitolo concertazione con i Comuni nel quale saremo curiosi di vedere quali saranno i risultati finali” continua Moretti, sottolineando inoltre “l’inversione a u fatta dal centrodestra sull’Erpac che, da baraccone ed ente inutile definito due anni fa, ora gestirà l’intera partita del 2025 di Nova Gorica-Gorizia, capitale europea della cultura”.

Infine, Marsilio, sottolinea che “a fronte di risorse a disposizione la Giunta non riesce a programmare gli investimenti necessari alla manutenzione e al miglioramento del territorio montano, restando fermi alle promesse elettorali”.