Bari guarda a un futuro smart

0
75

“Voglio presentarvi ufficialmente il vicesindaco – ha esordito Decaro aprendo una conferenza stampa – che in verità vi avevo già presentato oltre un mese fa, senza una nomina ufficiale, insieme agli altri componenti della Giunta. Abbiamo dovuto attendere l’elezione del nuovo rettore del Politecnico e, chiuse alcune procedure in sospeso, da oggi il professor Di Sciascio è ufficialmente vicesindaco della città di Bari e assessore con deleghe importanti, sulle quali si giocherà il futuro della nostra città: l’innovazione tecnologica, il rapporto con l’ASI, il rapporto con l’Università, il Politecnico e le aziende che si sono insediate o si insedieranno nel nostro territorio, anche attraverso la Zona economica speciale o gli incentivi regionali”.

“Bari è cresciuta tantissimo in questi anni – ha replicato Di Sciascio – anche nella percezione che si ha dall’esterno, è bello viverci e sono certo che lavorando insieme possa migliorare ancora. Considero un passo importante anche la volontà di nominare un assessore alla trasformazione digitale, perché siamo nel pieno di un cambiamento che, in futuro, farà la differenza tra le città capaci di attrarre investimenti, valorizzare le imprese e considerare strategico il turismo e quelle che invece resteranno chiuse, mostrandosi meno disposte a mettersi in gioco. Ovviamente, per quanto mi riguarda, l’innovazione ha un solo obiettivo: semplificare la vita delle persone e migliorarne la qualità. Questo vale per tutti, che si tratti di cittadini, turisti o aziende. Contestualmente è fondamentale continuare ad attrarre sul territorio nuove imprese che scelgono, e lo dico per esperienza, non più solo in base al costo del lavoro, perché ritengo che il periodo della delocalizzazione selvaggia sia in qualche modo terminato, ma soprattutto tenendo conto di un ecosistema che funziona, un contesto che non dipende solo dall’amministrazione comunale. Perciò continueremo a lavorare per creare le condizioni affinché ciò avvenga, includendo in questo percorso l’Università, il Politecnico e tutte le realtà in grado di lavorare in tale direzione. L’altro elemento fondamentale, e in questo caso Porta Futuro 2 sarà determinante, è costituito dal supporto alle capacità di impresa dei giovani, affinché i nostri ragazzi scelgano di mettersi in gioco. Tutto questo per far sì che Bari diventi una vera smart city, soprattutto nella percezione nelle vita dei cittadini”.