Biden ed Europa uniti contro la Cina

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Nel fine settimana si è svolto il vertice del G7 che si è concluso con i leader delle principali potenze uniti contro le violazioni dei diritti umani in Cina e contro le aspirazioni economiche di Pechino.

È emersa da parte dei leader del G7 una linea più rigida contro la Cina nonostante gli stessi abbiano riconosciuto la necessità di una cooperazione con Pechino su temi quali cambiamenti climatici e tutela della biodiversità.

A seguire lunedì si è tenuto il vertice NATO che è terminato con il comunicato finale con cui, per la prima volta, la Cina è stata inserita nella lista dei rischi alla sicurezza comune. Non si è fatta attendere la risposta di Pechino che invita l’organizzazione a placare i toni.

La risposta della Cina alle dichiarazioni al termine del G7 e del vertice NATO non si sono fatte attendere, con Pechino che ha eseguito un’incursione con 28 aerei all’interno della zona di identificazione di difesa aerea di Taiwan. La mossa arriva infatti a pochi giorni dal monito del G7 alla Cina affinché sia promossa una risoluzione pacifica delle questioni con Taiwan e mentre Taipei intensifica le relazioni con gli USA. Sul fronte geopolitico non mancano quindi motivi di tensione che possono innervosire i mercati nel medio periodo: fronte geopolitico che poi continua ad essere al centro dell’attenzione, con l’intesa giunta tra UE e USA sui dazi che non solo segna una tregua sulla vicenda Airbus-Boeing, ma evidenzia un impegno comune tra Bruxelles e Washington contro la Cina. L’accordo, infatti, sospende per almeno cinque anni i dazi aggiuntivi introdotti come misura di ritorsione per i sussidi ai propri colossi dell’aviazione e prevede altresì un’alleanza per contrastare le aspirazioni di egemonia di Pechino nel settore tecnologico.