Bielorussia, Putin: “Forze di sicurezza pronte ad assistenza”

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Su richiesta del Presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, la Russia ha formato un contingente di riservisti degli apparati di sicurezza pronti a fornire assistenza alla Minsk “se necessario”, ha rivelato il Presidente russo Vladimir Putin. “Le forze russe non saranno impiegate se le forze estremiste in Bielorussia non passeranno la linea e inizieranno atti di saccheggio”, ha affermato Putin, per il quale la risposta della polizia alle proteste in Bielorussia è stata “molto più contenuta e neutrale” di quanto non sia avvenuto in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti.

Lukashenko, dal canto suo, ha denunciato che contro la Bielorussia è stato lanciato “un massacro diplomatico ai più alti livelli”. Come rende noto l’agenzia di stampa ufficiale Belta, in occasione di una riunione di governo questa mattina, il Presidente contestato ha parlato di “una guerra ibrida contro la Bielorussia”. “In che altro modo potremmo definirla?”, ha aggiunto citando i Paesi vicini, in particolare la Polonia, che “dichiarano apertamente la loro posizione sulla necessità di ripetere le elezioni e che hanno iniziato a interferire nelle questioni interne del Paese e a esercitare pressioni”. Varsavia dice oramai apertamente che se la Bielorussia cade, l’oblast di Grodno diventerà parte della Polonia, ha affermato Lukashenko, laddove nessuna dichiarazione di questo genere è stata fatta.