C.DESTRA: O. NAPOLI, CONFUSIONE SOTTO IL CIELO, SITUAZIONE PESSIMA

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Mao Zedong vaticinava una situazione eccellente quando scorgeva “una grande confusione sotto il cielo”

Non si offenderà la sua memoria se l’abbiamo evocata per spiegare che il suo aforisma non vale per il centrodestra italiano. Di confusione sotto quel cielo ce n’è anche troppa ma la situazione è tutt’altro che eccellente. A me sembra pessima. Alcune voci si sono levate per accusare i parlamentari di pensare soltanto alla pensione e a mantenere la cadrega fino al 2023.

Ma, chiedo scusa: Berlusconi e Salvini non hanno detto che Draghi deve andare avanti fino al 2023?

Pensano forse di sciogliere il Parlamento e tenere in piedi il governo?

Oppure dicono Draghi fino al 2023 ma pensano di rovesciare il tavolo dopo l’elezione del presidente della Repubblica?

​​ Lo dico con grande amarezza, perché milito nel centrodestra dalla sua fondazione: chi sragiona in quel modo, e purtroppo sono in tanti, non si accorge che sta preparando il proprio suicidio elettorale. L’ipotesi centrista prende corpo non tanto, o non solo, per la volontà dei suoi promotori quanto per l’insipienza di chi dovrebbe reagire a una sconfitta elettorale, aprirsi al dialogo, allargare i confini e invece si chiude in trincea per illudere il presidente Berlusconi sulle chances di essere eletto al Quirinale. Ma davvero pensano che l’elezione al Quirinale sia un fatto di semplice aritmetica e non invece, come realmente è, il risultato di un percorso politico da costruire attraverso il confronto?

La regressione intellettiva del ceto politico si vede anche da qui.