Il cognome dei figli: fino a quando verranno discriminate le madri?

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pittella
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È per una antica regola che ai figli viene attribuito per legge il solo cognome del padre

La regola non solo è antica ma è soprattutto dovuta ad una concezione patriarcale della famiglia nella quale, come si leggeva nel codice civile prima della riforma del 1974, “il marito è il capo della famiglia”. La regola è rimasta immutata nonostante l’entrata in vigore della Carta Costituzionale e i cambiamenti che hanno interessato il sentire sociale. Persino la Corte europea dei diritti dell’Uomo ha rimproverato l’Italia per questa regola eccessivamente rigida che non consente ai genitori di optare per il cognome materno.

Qualche anno fa la Corte Costituzionale (relatore Giuliano Amato) l’ha dichiarata incostituzionale nella parte in cui non consente ai genitori, d’accordo tra loro, di dare sia il cognome paterno che quello materno. Però la regola resta intatta nei casi in cui non via sia un accordo tra i genitori. Insomma, una regola di altri tempi continua a discriminare le madri e a pregiudicare l’identità del minore, che dovrebbe rispecchiare entrambe le famiglie di origine. È arrivato il momento di superarla in ossequio al principio di eguaglianza tra genitori e al best interest del minore!!!

Belfagor è un nom de plume, di dichiarato sapore ereticale, scelto da alcuni amici del portale per esternare note e commenti fuori dalla ritualità e stimolare riflessioni spregiudicate e coraggiose sullo stato e le prospettive della politica italiana. Chissà cosa penserebbe oggi Luigi Russo, Direttore della Normale Scuola Superiore di Pisa, che nel lontano 1946 battezzò Belfagor la rivista di varia umanità cui furono chiamati a collaborare nel tempo intellettuali “eretici” come Armando Saitta, Luigi Salvemini, Norberto Bobbio, Gianfranco Contini, Pietro Calamandrei e molti altri, spinti esclusivamente dal desiderio di proporre una lettura non conformista della realtà.

“Le scintille di Belfagor” sono un punto d’incontro per condividere osservazioni, studi e commenti sulla realtà che stiamo vivendo e sulle istanze che ne provengono, nato da una coscienza civica feconda e molto attenta. Esternazioni libere ed anche provocatorie, che ovviamente non impegnano il titolare responsabile del portale.

Gianni Pittella