Coronavirus, come cambieranno i trasporti nella fase due

0
49
trasporti
città, traffico, automobili, inquinamento, tram, bus, automezzi pubblici

Il Ministero dei Trasporti nei prossimi giorni presenterà il documento contenente tutti i cambiamenti al sistema del trasporto pubblico in Italia per la fase due.

Tra i settori che maggiormente cambieranno con la riapertura e l’inizio della fase due, che dovrebbe avere inizio a partire dal prossimo 4 di maggio, c’è indubbiamente quello dei trasporti.

E sono davvero tante le modifiche previste dalla bozza ministeriale per rendere gli spostamenti sui mezzi pubblici compatibili con la necessità di limitare i contagi da Covid-19.
Biglietti elettronici, distanziamento e sanzioni

Innanzitutto, non sarà più effettuato il controllo dei biglietti in treno, con i biglietti cartacei che, per quanto possibile, saranno sostituiti da quelli elettronici.

Per favorire il distanziamento, verranno creati dei percorsi separati di ingresso e uscita dai mezzi pubblici e dalle stazioni di autobus e treni; sui mezzi stessi, inoltre, verranno tratteggiate le distanze di sicurezza tra i passeggeri, come anticipato qualche giorno fa dal ministro De Micheli.

In diversi punti saranno poi installati dei dispenser con gel igienizzanti, verranno affissi annunci e cartelli che vadano ad indicare il comportamento da tenere sui mezzi stessi e le eventuali sanzioni in caso di trasgressione e saranno sanificati tutti gli spazi in treni, autobus e stazioni.

Non dovrebbe essere invece obbligatoria la mascherina, sebbene nel documento tecnico sulla fase due con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro pubblicato dall’Inail ne venga raccomandato l’uso.

Qualora un passeggero dovesse trasgredire le norme ministeriali, ciò potrebbe portare all’interruzione del servizio per motivi di sicurezza sanitaria.
Coronavirus, De Micheli: “Per fase due valutiamo orari flessibili per uffici pubblici”
Aerei e taxi

In aereo, invece, i passeggeri saranno sottoposti alla misurazione della temperatura con il termoscanner sia alla partenza che all’arrivo.

Per quanto riguarda i taxi, il ministero sta studiando la possibilità di limitare a due il numero di passeggeri massimo, che peraltro non potranno sedersi al posto vicino a quello del conducente, il quale a sua volta dovrà indossare il dispositivo personale di protezione.
Leve tariffarie e sistemi di monitoraggio

Tra le ipotesi per evitare una grande concentrazione di passeggeri, si sta valutando quella di introdurre delle leve tariffarie, ovvero di tarare il prezzo della corsa a seconda degli orari, così da poter distribuire più omogeneamente la domanda.

Si va inoltre verso l’introduzione di sistemi di monitoraggio, soprattutto nelle metropolitane, per tenere sotto controllo il livello di saturazione del servizio.