Coronavirus: conferenza donatori raccoglie altri 6,15 miliardi di euro

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Il vertice globale dei donatori organizzato dalla Commissione europea ha raccolto 6,15 miliardi di euro per lo sviluppo di nuovi metodi diagnostici, cure e un vaccino universale contro il coronavirus. Lo ha reso noto l’esecutivo comunitario. L’evento, sponsorizzato dall’organizzazione Global Citizen, fa parte della campagna “The Global Goal: Unite for our Future” ed è il prosieguo della conferenza di raccolta fondi organizzata dalla commissione il 4 maggio, che aveva già raccolto 9,84 miliardi di euro. Dopo la maratona di oggi, l’importo totale impegnato da 40 tra governi, filantropi e settore privato ammonta a 15,9 milioni di euro. È stato inoltre assunto l’impegno di produrre 250 milioni di dosi del vaccino Covid-19, ove disponibile, riservate ai Paesi a basso e medio reddito. “Oggi – ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – abbiamo raggiunto un’incredibile somma, è incredibile grazie a tutti”. Tale importo comprende un impegno di 4,9 miliardi di euro da parte della Banca europea per gli investimenti, in collaborazione con la Commissione europea, e 485 milioni di euro impegnati dagli Stati membri dell’Ue. Intanto è di oggi la notizia che il Brasile ha iniziato a sperimentare sugli esseri umani il vaccino anti-coronavirus messo a punto dall’Università di Oxford, in collaborazione con l’azienda Advent Irbm di Pomezia. I test vengono effettuati nelle città di Sao Paulo e Rio de Janeiro. Saranno somministrate 3.000 dosi in tutto, riporta la Cnn, a volontari di età compresa tra 18 e 55 anni che operano nei settori più a rischio. Tra loro vi sono quindi medici, infermieri e autisti di autoambulanze. L’agenzia brasiliana per la salute (Anvisa) aveva autorizzato nelle scorse settimane il gigante farmaceutico Astra Zeneca a condurre i test. Secondo l’Università federale di Sao Paulo lo studio del vaccino potrebbe durare fino a un anno. Il vaccino di Oxford è anche il primo giunto alla fase 3 della sperimentazione, la più avanzata, e nuovi test sono previsti a breve in Sudafrica, in collaborazione con l’Università del Witwatersrand (Wits), secondo quanto riportato da Al Jazeera. Sono diventati ormai più di 140, secondo l’elenco aggiornato dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), i candidati vaccini anti Covid-19 allo studio nel mondo e sono già 13 quelli arrivati alla sperimentazione sull’uomo. Recente l’annuncio dalla Gran Bretagna di un nuovo candidato vaccino giunto alla sperimentazione clinica. Lo ha messo a punto l’Imperial College di Londra con il finanziamento dell’organizzazione non governativa Uk Research and Innovation (Ukri). È un vaccino basato sul materiale genetico del virus, l’Rna, e che nei test sugli animali ha dato risposte incoraggianti. Nel frattempo negli Emirati Arabi Uniti è arrivato alla fase 3 della sperimentazione il vaccino cinese dello Wuhan Institute of Biological Products, basato sul virus inattivato. A darne notizia l’azienda China National Biotec Group (Cngg), responsabile dello sviluppo del vaccino. Dei 13 candidati vaccini giunti ai test sull’uomo, quindi, due sono nella fase 3; cinque sono cinesi, quattro americani, e quattro arrivano dal vecchio continente (due dalla Gran Bretagna, uno da un’azienda attiva fra Germania e Stati Uniti e uno dalla Russia). “I vaccini, i test e le terapie devono essere disponibili, e a prezzi accessibili per tutti”, hanno detto i leader europei, dalla cancelliera tedesca,Angela Merkel, al premier spagnolo Pedro Sanchez, al presidente francese Emmanuel Macron, al premier britannico Boris Johnson.Per gli Usa Kelly Craft ambasciatore Usa a Onu, che ha annunciato altri 545 milioni di dollari in fondi per aiutare a combattere la pandemia Covid-19 e per prevenire future pandemie. “Nessuno è salvo fino a quando non sono salvi tutti”, questa crisi “è un test per i nostri valori e per l’umanità”, ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres.