Corsa del petrolio e scorte a rischio

0
79

Continuano a salire le quotazioni del petrolio con il WTI che al momento si trova in area $83, non lontano dai massimi a 7 anni

Le parole del ministro dell’energia saudita hanno indicato che l’OPEC+ continuerà a mantenere un approccio molto cauto sulla riduzione dei tagli alla produzione, dando supporto ulteriore ai prezzi. Il mercato per ora non sembra risentire nemmeno dei recenti focolai di Covid in Cina.

Ma c’è un altro potenziale problema in vista sul mercato del petrolio, ovvero l’allarme sulle scorte a Cushing, il punto di stoccaggio e consegna del Wti negli USA, che stanno diminuendo tanto velocemente da rischiare di esaurirsi nel giro di poche settimane. Una situazione che alimenta le tensioni sul mercato e che nei giorni scorsi ha fatto toccare la soglia di $85 al barile al WTI. Per consentire l’operatività del terminal i serbatoi non possono svuotarsi molto di più: il minimo si ritiene che sia intorno a 20 mb.

Secondo Jp Morgan, se non ci saranno provvedimenti il rischio è quello di una «super backwardation», una situazione in cui il premio per le consegne “a breve” di Wti si impenna rispetto alle scadenze con consegna più lontane: sul mercato è già presente perché il greggio per consegna dicembre 2021 ora costa oltre 12 dollari al barile in più rispetto a quello per dicembre 2022. Spread tali si sono verificati solo nel 2013, quando il prezzo spot sfondò la soglia dei 100 dollari al barile.