DDL ZAN: NAPOLI, NON IGNORARE POSIZIONI CHIESA

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Una premessa: sul ddl Zan non esistono posizioni illegittime o ininfluenti

Il legislatore, al di là dell’appartenenza politica, ha il dovere di considerare con la massima serenità e apertura tutte le posizioni fin qui emerse, i dubbi, le perplessità manifestati dai diversi soggetti, a cominciare dalla Chiesa cattolica titolata, come ogni soggetto pubblico, a esprimere la propria posizione.

Trovo solo irrituale chiedere al governo di prendere posizione. È un grave errore. La maggioranza di unità nazionale contiene al suo interno posizioni diverse, in qualche caso molto distanti fra loro, e cercare una forzatura sul governo significa esporre a seri rischi la continuità dell’azione di Draghi.

​Come su ogni materia sensibile, che interroga la coscienza dei singoli parlamentari, non possono esistere posizioni precostituite dei singoli partiti. Si vada in Parlamento e si voti: ogni parlamentare risponderà alla propria coscienza e agli elettori. È la via maestra per sciogliere i non pochi nodi aggrovigliati di questo provvedimento.