Direttore Spallanzani: “Crescita avanza, due le azioni da compiere”

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Il Direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, intervistato da Libero, ha toccato il tema vaccinazioni

“Siamo a cinque-seimila casi e la crescita avanza con una esponenzialità ben più bassa rispetto all’autunno 2020, siamo distanti anni luce da quei numeri. Però vi sono due azioni da compiere assolutamente perché la situazione migliori ulteriormente e spero definitivamente”.

“Ampliamento dell’obbligo vaccinale a tutte le categorie di lavoratori che hanno rapporti con il pubblico. Non solo medici, professori e chi opera nella ristorazione, ma anche chi lavora nella grande e piccola distribuzione, voi giornalisti, chi guida gli autobus o fa politica. La seconda proposta riguarda la comunicazione. Viviamo un paradosso: la gente vuole capire ma si spiega poco, facendo così il gioco dei no vax, perché dove c’è cattiva comunicazione nascono prima la confusione e poi i sospetti; infine le teorie del complotto.

Stiamo buttando via il bambino con l’acqua sporca, dando la sensazione che chi impone il Green pass non lo fa per favorire la vaccinazione e quindi mettere in sicurezza il Paese bensì per rincorrere interessi politici e industriali. Il governo dovrebbe impegnarsi per fare una fortissima operazione di persuasione verso le case farmaceutiche perché aggiornino i vaccini e li strutturino sulle nuove varianti.

Dobbiamo rimodulare i vaccini e dirlo, basta dare la sensazione che vacciniamo per smaltire le scorte. Lo so che non è così ma spesso si avverte questa sgradevole sensazione. Inutile rincorrere un‘immunità di gregge che non ci sarà mai, in una ricerca ossessiva della performance numerica. Non conta quanti cittadini sono stati inoculati ma quanti sono davvero protetti. Dire che il 90% delle persone è vaccinato non significa nulla, è come mischiare pere con mele: vaccinato con che cosa, quando, quante volte?”