Dopo il licenziamento di tre operai  all’Arcelor Mittal di Genova si sono scaldati gli animi

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La mattinata è iniziata con l’assemblea dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica. In seguito circa 400 lavoratori sono sfilati in corteo fino alla prefettura, dove una delegazione di lavoratori è entrata dentro la prefettura. Erano anni che non vedevamo una situazione simile da parte di un’azienda che non ha il minimo rispetto per la vita dei lavoratori, arrivando addirittura a licenziare tre operai e a dichiarare la serrata dello stabilimento. Un padre padrone che in questo momento di emergenza sanitaria non si fa scrupoli a pensare esclusivamente al suo fatturato.
Il 30 Novembre si avvicina e Arcelor Mittal potrà presto recedere dal contratto di affitto dell’ex Ilva.
Visto come si sta comportando il “padre padrone” urge una risposta in tempi brevi da parte del governo.
Noi come Partito Comunista Italiano vigileremo come sempre abbiamo fatto su questa situazione, stando vicini ai lavoratori e alle loro famiglie in questo momento delicato.

Segreteria Partito Comunista Italiano Federazione di Genova