ERGASTOLO OSTATIVO AI MAFIOSI, SENTENZA DELLA CONSULTA SCONCERTANTE

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Dopo la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, anche la Corte Costituzionale ha sentenziato che l’ergastolo ostativo ai mafiosi va eliminato.
Ergastolo ostativo vuol dire carcere a vita senza possibilità di avere alcuno sconto di pena o alcun privilegio penitenziario (domiciliari, permessi, …). In Italia l’ergastolo ostativo si applica a terroristi e mafiosi, ed è stato introdotto dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino, che lo avevano chiesto per combattere le mafie: nessuno sconto di pena, a meno che non si collabori con la giustizia.

Oggi questa sentenza sconcertante rischia di cancellare 30 anni di antimafia, di regalare permessi a mafiosi che non si sono pentiti per nulla, fargli riprendere le proprie attività alla guida dei clan e disincentivare pesantemente il pentimento dei mafiosi in cella, ostacolando così la lotta alle cosche.
Tra i 1106 ergastolani che potranno fare richiesta di permessi premio anche in assenza di collaborazione con i magistrati ci sono, secondo il Giornale di Sicilia, anche boss mafiosi del calibro di Leoluca Bagarella, Giovanni Riina (figlio di del “Capo dei capi” Totò Riina), gli stragisti Filippo e Giuseppe Graviano, il boss Salvatore Cannizzaro, i casalesi «Sandokan» Schiavone e Michele Zagaria, l’ex «re» di Ottaviano Raffaele Cutolo, i capi delle ’ndrine di Gioia Tauro Domenico e Girolamo Molè.