Forse sarebbe piaciuto di più un premier diverso. Un governo diverso

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Uno di quelli che, ritrovatosi per le mani un consenso divenuto altissimo (oltre il 66%), ieri avrebbe potuto ignorare ogni preghiera del comitato scientifico e degli scienziati. E avrebbe potuto farci riaprire tutto e subito. Perché era quello che in molti si aspettavano. E così li avrebbe fatti contenti e via qualche altro punto in più a quel consenso. Consenso che, magari, avrebbe poi potuto incassare in 2-3 mesi, portandoci poi al voto in pandemia.

E invece Conte come uomo politico ha sbagliato tutto: con un consenso stellare, ha follemente deciso di scontentare tutti facendo un’assurdità: non pretendendo di diventare scienziato e decidere lui che la pandemia fosse finita. Pensando che forse in effetti con 200mila contagiati e 26mila deceduti, la situazione è ancora grave. E facendo una vera e propria follia: decidendo di erodere il proprio consenso creando malumore prendendo non la scelta più conveniente per lui. Ma quella più giusta per i cittadini.
Una follia, davvero.

Perché il buon Conte non ha purtroppo capito che in questo paese c’è una quota di cittadini che ad ogni evento si riscopre ingegnere, virologo, scienziato. Che sa sempre tutto e pretende rabbiosamente che qualcuno gli dia tutto, magari non avendo mai dato niente (e quanti ce ne sono così). E che guarda sbavando ai politici che gli somigliano: quelli che pur non avendo né arte né parte hanno sempre la soluzione pronta, immediata, facile. Ma soprattutto quei politici che non scelgono la via più difficile, più complicata. Ma quella più semplice: quella di chi ti dà sempre ragione. Quella di chi ti dice che è tutto semplice e puoi fare ciò che vuoi: uscire, non pagare le tasse, sproloquiare, odiare. Tutto. Perché nutrono, e si nutrono, dell’ignoranza e del semplicismo che quella quota di cittadini vuole avere.

Di questa quota Conte non ha allora tenuto conto. Di questa quota che, puntualmente, torna a rivolgersi ai soliti, noti, politici. Sempre pronti ad offrire – come già stanno facendo – soluzioni truffa immediate, semplici, comode.

Vedremo allora se a conti fatti questa quota sarà quella maggioritaria nel Paese.

O se, come crediamo, l’altra Italia, quella che preferisce non farsi prendere in giro, è in realtà maggioritaria.                                                                                                                                               DI LEONARDO CECCHI