GLI STATI UNITI IMPONGONO SANZIONI CONTRO LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE

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L’amministrazione del presidente Donald Trump ha portato avanti le minacce contro Fatou Bensouda, il procuratore della Corte penale internazionale (ICC), imponendo delle sanzioni economiche senza precedenti.

“Oggi si passa dalle parole ai fatti”, ha dichiarato il segretario di Stato Mike Pompeo, “perché purtroppo la ICC continua a prendere di mira gli americani”.

Ha annunciato che nella black list degli Stati Uniti sono stati aggiunti Fatou Bensouda e Phakiso Mochochoko, direttore della divisione giurisdizione, complementarità e cooperazione dell’ICC, che si trova a L’Aia, Paesi Bassi. I loro beni negli Stati Uniti, se ne hanno, saranno congelati e l’accesso al sistema finanziario americano sarà vietato.

“Qualsiasi individuo o entità che continuerà ad assistere materialmente questi individui è anche lui esposto a sanzioni”, ha detto Mike Pompeo in una conferenza stampa. “Non tollereremo tentativi illegittimi da parte delll’ICC di portare gli americani sotto la sua giurisdizione”.

Donald Trump a giugno aveva autorizzato le sanzioni economiche contro i funzionari dell’ICC per dissuadere la Corte dal perseguire i soldati statunitensi per il loro coinvolgimento nel conflitto in Afghanistan. Washington aveva precedentemente vietato ai funzionari del tribunale di entrare negli Stati Uniti e revocato il visto statunitense di Fatou Bensouda.

A giugno, la ICC ha parlato di “una serie di attacchi senza precedenti” contro di essa ribadendo la sua indipendenza. In una dichiarazione di mercoledì la ICC ha condannato “questi atti coercitivi, diretti contro un’istituzione giudiziaria internazionale e i suoi funzionari, sono senza precedenti e costituiscono gravi attacchi contro la Corte, il sistema di giustizia penale internazionale dello statuto di Roma e lo stato di diritto in generale””.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è limitato a “prendere atto” delle sanzioni americane assicurando “di seguire da vicino gli sviluppi di questo dossier”.

Queste misure punitive “costituiscono una sconcertante perversione delle sanzioni americane, che dovrebbero penalizzare coloro che violano i diritti umani e i cleptocrati, mentre qui sono usate per perseguitare coloro che giudicano crimini internazionali” ha detto Richard Dicker di Human Rights Watch.

Amnesty International ha condannato “l’ennesimo attacco sfacciato alla giustizia internazionale”. “Le azioni della Casa Bianca possono scoraggiare i sopravvissuti alle violazioni dei diritti umani a chiedere giustizia”.

Washington è arrabbiata per la decisione presa a marzo di consentire un’indagine sui crimini di guerra e sui crimini contro l’umanità in Afghanistan nonostante l’opposizione dell’amministrazione Trump.

L’indagine voluta dal procuratore Bensouda è volta, tra le altre cose, a indagare sugli abusi presumibilmente commessi dai soldati americani nel paese. Accuse di tortura sono state anche avanzate contro la CIA.

La Corte è regolata dallo Statuto di Roma, un trattato entrato in vigore nel 2002 e da allora ratificato da oltre 120 paesi. È una delle principali entità multilaterali che regolano i rapporti tra gli Stati.

Nota: post scritto in collaborazione con GPN Media Center.