Le critiche, soprattutto quando sono argomentate e politicamente motivate, sono il sale della lotta politica.
Matteo Salvini ha tutto il diritto di muovere critiche al ministro dell’Interno sulla questione migratoria, ma le sue critiche sono prive di fondamento poiché mancano di argomentazioni che non siano il semplice aumento degli sbarchi e sono politicamente immotivate, per la ragione che Salvini è parte della maggioranza di governo. Il rischio di un boomerang politico è per lui altissimo.
Sono sempre più convinto che sull’immigrazione sia in corso una competizione fra la destra al governo e quella all’opposizione con il risultato di produrre un’instabilità crescente del governo, proprio come accade nella competizione a sinistra fra Pd e M5s. In questo quadro acquista un peso rilevante la capacità di far emergere in Parlamento un “partito per Draghi” che lavori a smussare le differenze, a ridurre le aree di contrasto e a sviluppare occasioni concrete di dialogo. Coraggio Italia è impegnato in questa direzione e l’obiettivo sarà più agevole da raggiungere una volta conclusa la campagna elettorale per il voto di ottobre.
