HA RAGIONE IL SINDACO BRUGNARO, IL #MOSE DEVE ESSERE GESTITO DA #VENEZIA

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L’Agenzia per Venezia, istituita con il Decreto Agosto, che sarà la cabina di regia per la gestione della laguna e del Mose, toglie tutti i poteri al Comune di Venezia, a partire dalla nomina del presidente. Ha ragione il sindaco Luigi Brugnaro a rivendicare la gestione del Mose, affinchè il pulsante per azionare l’opera non venga schiacciato fuori da Venezia. Lo scorso 3 ottobre, infatti, è accaduto un fatto straordinario. Le paratoie del Mose sono state alzate a tutte le bocche di Porto della Laguna di Venezia, impedendo all’acqua alta di arrivare in Piazza San Marco e nel centro storico di Venezia. Perché oggi, come dice il sindaco Brugnaro, il sottosegretario veneziano Martella tace, quando invece 5 anni fa aveva presentato una legge per dare i poteri dell’ex Magistrato alle Acque, competente sulla laguna, alla Città Metropolitana di Venezia?

Anche la ministra Paola De Micheli, dopo aver assistito a luglio esultante ad una prova di sollevamento del Mose, ad agosto dichiarava: “Abbiamo fatto un’operazione rivoluzionaria. L’Autorità che si riappropria dei poteri del Magistrato alle Acque ha due compiti: la laguna in quanto tale e la gestione del Mose”.

E ancora: “L’Autorità potrà costituire una società in house, che avrà compiti operativi. Sempre nella stessa norma ci sarà il rifinanziamento per la parte finale del completamento del Mose, e in quella norma si decide la messa in liquidazione del Consorzio Venezia Nuova, che ha un percorso che durerà nel tempo, nel mentre si costituisce l’Autorità e la società in house”. “Quindi noi contiamo di tenere insieme questo meccanismo, anche perché abbiamo l’esigenza di valorizzare le professionalità che nel tempo si sono formate nella costruzione di questa grandissima opera pubblica. La presenza dei rappresentanti degli enti locali all’interno dell’Autorità è assolutamente garantita, e nelle prossime ore verrà applicato il Decreto seguendo questo criterio di rappresentanza”.

Dal Governo solo parole al vento e promesse mancate. Il voler centralizzare il funzionamento del Mose conferma l’ingerenza di questo Esecutivo nelle gestioni locali consolidate ed efficienti. Questo non è più accettabile.

Renato Brunetta